caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ANGELO STERMINATORE regia di Luis Buñuel

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Lucignolo90     8½ / 10  18/11/2012 01:23:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo una serata a teatro una ricca coppia invita circa venti persone per una cena in una lussuosa villa. Ma le cose prendono una strana piega: prima ancora che la cena inizi, la servitù, appena preparate le pietanze, si congeda in anticipo. Una volta finita la cena e a notte fonda, gli invitati dovrebbero tornare a casa, eppure una forza misteriosa sembra impedirgli di varcare la soglia...

Un film che è un intero paradosso, dietro di esso si cela però una ferocissima critica verso la classe borghese. Una classe che Bunuel vede in questa curiosa allegoria, prigioniera di se stessa (infatti la servitù, che non vi appartiene, farà presto ad andarsene quasi senza preavviso e lasciarli soli al loro destino).
Un'atmosfera di gaia festosità che si tramuta ben presto in convivenza forzata, che poco a poco tirerà fuori da ognuno la parte meno edificante del loro aspetto e carattere: trasandati, involgariti nei modi a causa della fame e disperazione crescente, diventeranno ne più ne meno come l'orso e le pecore viste ad inizio film. Delle bestie.

Un ottimo film del regista, non tra i suoi migliori, si vede che il film è pieno delle stesse tematiche di molti suoi film successivi, però qui siamo ancora troppo sul criptico, e io penso che i film criptici in generale debbano essere accompagnati da una componente simbolica significativa, visivamente parlando, cosa che qui non è immediatamente identificabile come in molti suoi film successivi, specie quelli degli anni 70: quel meraviglioso trittico di cinema totale costituito da "Il fascino discreto della borghesia"-"Il fantasma della libertà"-"Quell'oscuro oggetto del desiderio". Il periodo del miglior Bunuel, che raggiungerà le vette assolute della storia del cinema.