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SUSSURRI E GRIDA regia di Ingmar Bergman

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desi     8 / 10  24/05/2006 15:04:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dolore.
Senza ombra di dubbio, il film di Bergman più doloroso, dove si avverte il desiderio di istintivo di voltarsi, di fermarsi, dire basta...ma si è contemporaneamente troppo persuasi, perchè forse il dolore è un ingrediente fondamentale per la vita ma soprattutto perchè solo il dolore è in grado di rendere umili a riconoscere quale dono più grande della vita, la vita stessa.
La reincarnazione di questo pensiero si chiama Agnese ed è solamente una delle quattro donne che dovranno cimentarsi con lo spettro del dolore, ognuna con circostanze e comportamenti differenti.
Karin e Maria sono le sorelle di Agnese. Entrambe rappresentano il dolore dell'indifferenza verso la sorella morente (lo stesso espresso dal regista con quel rosso tra una sequenza e l'altra).
Karin è maledettamente arrogante verso qualsiasi rapporto intimo, non si lascia toccare neanche dalla sorella ed è costretta a lacerarsi la vagina perchè ha paura che senza il dolore possa subentrare quel vuoto, quell'idea che da tempo la sta sciogliendo: il suicidio.
Maria rivolge alla vita tanta allegria quanta superficialità. Dentro il suo cuore si cela però quello spirito di odio che riserva al marito tradito e che forse è lo sfogo dello stesso sentimento che Karin nutre verso di lei.
Entrambe sembrano non accorgersi che la loro sorella sta morendo lentamente...
Sono le urla di Agnese a rimembrare a Karin e a Maria l'attenzione mancata nei suoi confronti e ad abissare lo spettatore nel panico totale.
Infine c'è Anna, la serva delle tre sorelle. L'unica capaca di donare speranza, dolcezza, amore ad Agnese. Forse perchè lei lo sa già che cosa sia il dolore, quando dovette subire la scomparsa della figlia morta prematuramente.
Quattro storie, quattro sentimenti scanditi dall'orologio che inesorabilmente scandisce i battiti del dolore, quel dolore che solo Agnese saprà vincere grazie alla morte.
Dolore.