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SUSSURRI E GRIDA regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma     10 / 10  14/02/2013 21:31:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capolavoro della maturità di Bergman e sintesi dei suoi temi più cari: il dolore, la fede e la sua messa in discussione, l'incomunicabilità, le pulsioni sessuali.

Due sorelle e un'infermiera al capezzale della terza sorella morente, un dramma tutto d'interni, fotografato magistralmente e con una interpretazione che fa apparire le attrici di oggi delle dilettanti. Bergman a volte suggerisce, con silenzi e primi piani, altre volte dilania (come nei durissimi flashback) con immagini che sono un pugno allo stomaco per durezza e significato.

E se la prima parte prepara i temi e lo stile, la seconda è tra le più intense mai viste per capacità di scavare nelle contraddizioni dell'animo umano: le sue paure e le sue ipocrisie, la sua freddezza e la sua non volontà di capire i bisogni del prossimo.

A mio avviso insieme a "Il posto delle fragole", "Come in uno specchio", "Il silenzio" e "Persona" forma i cinque capolavori imprescindibili del grande regista svedese.