Febrisio 8 / 10 26/01/2013 11:35:54 » Rispondi Avvicinarsi a "Sauna" come fosse un horror, deluderà le aspettative, queste si riducono ad una manciata, forse meno. Slasher avvisato, mezzo squartato.
Sauna riapre un libro di storia in una pagina polverosa. Senza riscriverla, ci disegna a piacimento una visione dalla parte dei vinti (tutti). La sensazione complessiva va in una direzione de "Balada triste de trompeta". La redenzione qui non ha pietà, ne alcuna salvezza. Anche se ora regna la pace, senza mai puntarne il dito contro, ne sorge l'ombra del conflitto. La produzione finlandese si affida su un'atmosfera malfidente, colorata da una una fotografia pallida. La regia funzionale è molto professionale, senza manie di protagonismo. Il lento svolgimento fa sì che gli avvicendamenti non siano molti. Il velo cupo dei protagonisti, marcato da dialoghi concisi e spesso fondamentali, non trascura la longevità e la curiosità dello spettatore. Va detto che alcuni passaggi, se sbadatamente persi, rendono la visione molto più approssimativa di quanto già non lo sia. Molti i punti, più o meno evidenti, in cui emergono vari simbolismi.
- L'anno è il 1595. Svedesi e russi firmano uno degli innumerevoli trattati di pace. Questo è quello di Teusina. Probabilmente per un nordico è Storia monca, ma da lontano colmare anche fosse un buco secondario di Storia, è piacevole. Non conoscevo questa così forte e prolungata rivalità tra Russi e Svedesi.
- L'invalidato Erik, nel suo "non vedere", equilibria vita e coscienza con il suo passato da carneficie. È anche il personaggio di gran lunga più interessante, perchè onesto con se stesso. Spiazzante il punto in cui rinfaccia schiettamente al fratello il motivo del suo desiderio a tornare dalla ragazzina. Uomo senza paura che diventa vulnerabile nell'avvicinarsi alle acque, e di conseguenza alle credenze, impugnando la spada. ......
- .....I "Costumi" sfumano probabilmente l'unico punto in comune tra svedesi e russi; il valore dell'acqua, che sostituisce il corso della vita in un ciclo infinito. La sauna diventa sia spettacolo commemorativo che celebrativo. Anche la storiella della zarista, che sa di preveggenza più che leggenda, avvalora la città eterna costruita con il fango. Nota precognitiva del simbolo neoclassico (di ingegneria anche italiana e ticinese) che poco più di 100 anni dopo nascerà sulle acque stagnanti e malsane della sauna, edificandosi su una morìa di anime schiave, contrastando l'egemonia svedese, e imponendosi sul mar baltico; San Pietroburgo, Pietrogrado, Leningrado. - Il luogo raggiunto è quasi distopico, dove cristianesimo, ortodossia, paganesimo tradiscono il popolo, impotenti nello sconfinare nel villaggio. Assomiglia ad un inferno per i redenti religiosi, o forse solo quelli rabbiosi.
- Cercando nel web la formazione di questa zona nordica, dei "Carelliani", mi son imbattuto nell'imponente castello Olavinlinna. Quest'ultimo corrisponde al castello Sant'Olaf, citato nel film, dove si scopre Erik ha moglie. Per coincidenza (in forma ironica) fu eretto da un danese (ascendente), Erik... Axelsson Tot nel 1453.
- Peccato rimanga poco chiarito e confuso chi, cosa, come, tra finlandesi, svedesi, russi....
Film dal enorme fascino, e che sotto sotto si rivela molto più ben pensato di quanto non sembri. Sento che il voto sia piuttosto alto, ma personalmente è stato una bella e gradita sorpresa.