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SAUNA regia di Antti-Jussi Annila

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  15/01/2015 09:15:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel 1595, al termine della guerra tra Svezia e Russia, due delegazioni vengono inviate in una terra di nessuno per tracciare i nuovi confini. Da una parte cè uno sparuto gruppo di soldati russi, dall'altra due fratelli agli antipodi: il feroce e imprevedibile Erik, quindi il mite, introverso e malinconico Knut. Giunti all'interno di una palude gli uomini scoprono un villaggio non segnato sulle mappe, in cui si erge, abbandonata e sinistra, una sauna.
I rimorsi degli stranieri sembrano prendere consistenza in quelle terre così affascinanti e selvagge, fotografate splendidamente e perfetto sfondo su cui incastonare gli eventi soprannaturali che di lì a poco sconvolgeranno le loro esistenze. "Sauna" sfiora la ghost story nipponica e i possession-movie occidentali; verrebbe da definirlo horror d'autore in quanto caratterizzato da tempi rarefatti, da isolate esplosioni di violenza e da poche scene di cristallina matrice horror. Abilmente costruito su atmosfere malsane e misteriose, caratterizzato da dialoghi di livello medio-alto, il lavoro di Annila si segnala anche per la buona definizione dei due personaggi principali, soprattutto nella figura di Knut, incline al male più di quanto sembri come intuibile già dalle prime battute.
Il senso di colpa indica la via verso il baratro del non ritorno, mentre diventa impellente e necessaria l'espiazione, con la sauna ad incombere anche simbolicamente in quanto considerata dai monaci russi come luogo in cui purificare lo spirito dalle proprie negligenze e dagli errori.
"Sauna" convince grazie ad una sceneggiatura di non sempre immediata comprensione, piace per il suo essere alieno all'horror mainstream con sbalzi di volume traditori ed effettacci sanguinari messi al bando.