DRAG ME TO HELL regia di Sam Raimi

tylerdurden73     9 / 10  13/10/2009 10:54:30 » Rispondi
Crisi economica e maledizioni infernali in un horror dirompente,vertiginoso nel ritmo, genuinamente ansiogeno oltre che molto divertente ed ironico.
Sam Raimi, forte del successo ottenuto con i tre capitoli di “Spider-Man”,riprende lo stile tra il serio e faceto che ha contraddistinto gli albori della sua notevole carriera ,sfornando così un gioiellino low-budget deliziosamente autoreferenziale.Impossibile non riallacciarsi alla saga di “Evil Dead”,si punta forte su effetti speciali piuttosto artigianali sfruttando al meglio inventiva e trucchi del mestiere,momenti di (apparente) quiete sono sapientemente alternati con improvvise accelerazioni di pura matrice horror,senza lesinare situazioni disgustose ed impreziosendo l' operato con molteplici trovate capaci di indurre alla risata anche in situazioni prettamente “spaventose”.Raimi però si fa tremendamente serio quando trattasi di tirare le somme.”Drag me to hell” diverte ma denuncia al tempo stesso,mettendo sullo stesso piano l’ambizione sfrenata e la sete di denaro con i demoni dell’immaginario,in questo caso incarnati dalla terribile Lamia.Come nella più terrificante delle favole dark chi causa dolore è costretto a subirne le conseguenze ed il pensiero di Raimi nelle battute finali diventa accusatorio e nero come la pece.Ci sarà redenzione o la condanna a subire angherie d’ogni genere tra le fiamme infernali è definitiva?Impossibile rivelare il finale,sarei a mia volta degno di precipitare seduta stante in qualche antro demoniaco,ma è palese evidenziare quanto Raimi si distacchi dalla sua giocosa attitudine circense per decretare la propria sentenza.
Azzeccato il cast,per nulla glamour con attori che senza strafare offrono interpretazioni lodevoli.Adatto il volto pulito,quasi angelico di Alison Lohman,perfetta nel rappresentare come ovunque possa annidarsi una meschinità senza limiti,risultando molto disponibile a subire i fantasiosi e vomitevoli (mal)trattamenti cui Raimi la sottopone.
Un ritorno all’horror in grande stile in cui tutto gira alla perfezione,non mi stupirei se nel corso degli anni assurgesse a vero e proprio must del genere.