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AMICI MIEI regia di Mario Monicelli

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8 / 10  29/01/2012 19:20:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo capitolo di "Amici Miei", una vera e propria 'medaglia monicelliana', è probabilmente uno dei film più difficili che abbia mai votato: un numero, infatti, a volte risulta essere un indicatore molto freddo per giudicare una pellicola in sè per sè, ma trovandoci in un sito in cui si votano film, è più che giusto attenersi alle regole e cercare nel miglior dei modi di essere giusti e razionali con la propria valutazione.
Mi riferivo prima alla 'medaglia monicelliana' perché il film presenta due parti cinematografiche diverse tra di loro, che possono essere metaforicamente accumunate alle due facce della medaglia (non perché una sia brutta e una bella, per carità): la pellicola, infatti, comincia con una prima parte abbastanza lenta, in cui la malinconia pian piano inizia ad addensarsi (prima parte nella quale con molto garbo vengono presentati i cinque personaggi principali), dando inizio ad una serie di flashbacks in cui i nostri amici, dopo una zingarata, finiscono in ospedale e conoscono qui quello che diverrà il quinto membro della banda: il professor Sassaroli, interpretato da Adolfo Celi.
La seconda parte, invece, è probabilmente la migliore ed è quella alla quale è dovuto il voto principale: per quanto la prima, sebbene provvista sempre della colonna sonora di Rustichelli, di un'ottima recitazione e di una grande regia di Monicelli possa essere un po' sottotono, la seconda si rafforza grazie ad un passo della sceneggiatura più accattivante, comprendnete lo scherzo al 'Righi' (interpretato da Bernard Blier) e quello precedente della zingarata alla festa dei prefetti (?), in cui il Necchi ha un lampo di genio (spoiler).
Infine, si conclude tragicamente, con un fatto piuttosto sconvolgente e con una risata fragorosa in faccia alla morte dei nostri protagonisti.
Come primo capitolo, devo dire che nel suo genere (può piacere o non), è un bel film, con alcune trovate molto gradevoli e con altre forse eccessive.
Per quanto la prima parte valga dal 6.5 al 7 e la seconda dall'8 all'8.5, per non togliere niente a nessuno, mi sento di dare un buon 8 al film.
Il secondo capitolo, sebbene diversino, l'ho trovato un po' più bello, specie per la presenza di Montagnani a sostituire Del Prete e per la più considerevole quantità di gags umoristiche e di zingarate.