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IL CINEAMATORE regia di Krzysztof Kieslowski

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elio91     8 / 10  20/11/2011 23:13:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse è vero, come sottoscrive Kowalsky nel bel commento precedente questo non è un film che esprime del tutto il suo potenziale. Però la parabola esistenziale di un uomo risucchiato dal mezzo cinematografico è affascinante a dir poco, ancora di più la capacità che ha Kieslowski di rendere il tutto realistico e per nulla inverosimile.
Il protagonista che ha tutto ma che perde tutto per colpa di una passione divorante apre poi le porte ad un discorso metafilmico nella seconda parte del film, forse più riuscita dal punto di vista dei significati ma meno bella della prima, che invece riusciva a colpire attraverso vari segnali e premonizioni sin dall'incipit devastante (l'uccello che spenna la sua preda).
Merita di essere visto perché fortunatamente il regista polacco è lontano dagli intellettualismi d'autore di tanti colleghi, anzi imbastisce un serio discorso sulla propria arte tirando in ballo (non a caso) in un ruolo piccolo ma importantissimo lo stesso il collega Zanussi. Ma la vera sequenza che più mi ha colpito, al di là del già citato incipit e del finale che conclude nel baratro dell'ossessione la storia, è stata quella in cui il cineamatore, dopo una litigata con la moglie, appena lei si volta non perde tempo per "inquadrarla" con le mani, come a voler cercare il giusto angolo di ripresa una volta ripresa in mano la sua vera nuova donna, la cinepresa...
Inquietante e grottesco, comico ma terribilmente vero. Kieslowski, lo capisco tardi, era terribilmente umano e per nulla banale, lo si evince da questi suoi lavori che difficilmente non possono non emozionare.