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IL SETTIMO SIGILLO regia di Ingmar Bergman

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Marlon Brando     9 / 10  24/01/2007 09:43:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal film si ricava un'immagine della Morte a tratti inquietante, a tratti inaspettatamente umoristica: nel momento in cui dichiara che la Morte non può essere ingannata, è proprio ingannata. Ma la cosa che colpisce di più di questa Morte è che, come dice proprio lei stessa, non ha misteri. Infatti è solo un passaggio, nulla di più, una linea divisoria, il mistero vero è l'esistenza di Dio e di Cristo, forse veri protagonisti dell'intero film.
Bergman non si preoccupa di fare un affresco storico realistico della sua Svezia, ma di porre il parallelismo, grazie anche a un bianco e nero fuorviante e fuori dal tempo, con ciò che stava accadendo nel mondo in quel momento: la Guerra Fredda, un periodo in cui la paura della morte si poteva toccare con mano.
Bergman ci dice che di tempo ne abbiamo per riflettere e capire ed è inutile negarlo.