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IL SETTIMO SIGILLO regia di Ingmar Bergman

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Madmax90     6½ / 10  05/06/2007 14:39:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incomincio col dire che è la prima volta che vedo questo genere di film e sono rimasto molto spiazzato.
Probabilmente non ho colto il vero significato dell'opera ed alcuni passaggi non mi sono stati abbastanza chiari, pero' il film non mi ha convinto. Secondo me, la tematica della morte è stata solo superficialmente sfiorata, cosi' come quella della fede in Dio.
Ritengo invece molto riuscita l'ambientazione medievale, che rispecchia le paure e le angosce delle personi di quel periodo.
Sinceramente più di 6 e mezzo non me la sento di dare.
Terry Malloy  05/06/2007 14:45:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
senti o che sei ipovedente o che hai guardato un altro film.
la tematica della morte solo superficialmente sfiorata?????????
ma se la morte è protagonista del film?! se Antonius Block rappresenta l'umanità in rapporto con essa?! come si fa a rimanere impassibili e così superficiali davanti al pianto finale di Antonius quando la morte è giunta? guardati Amore e Guerra va là, magari in chiave comica lo capisci meglio.
Madmax90  05/06/2007 15:45:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' proprio il rapporto tra Dio e la Morte che è sbagliato. La morte e Dio sono la stessa cosa, l'una è la manifestazione dell'altra.
Una volta vista la morte, si è visto anche la magnificenza di Dio in quanto sua creazione. Invece, per tutta la durata del film, nonostante Antonius avesse visto La Signora si chiede ancora se esiste Dio. Ora che ci penso il film l'ho anche un po sopravvalutato.
Exodus  05/06/2007 16:01:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, questa mi pare piuttosto una tua personale opinione; in realtà, nel film la morte stessa non è in grado di dare una risposta sull'esistenza di Dio; nessuno può negare che esista la morte, ma c'è chi in Dio non ci crede. Perchè allora dici che Dio e la morte sono la stessa cosa?
Madmax90  05/06/2007 16:16:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero, nessuno puo' negare l'esistenza della morte come evento biologico di un essere vivente.
Ma nessuno puo' anche affermare di aver visto la morte come essere sovrannaturale.
Nel film La morte è chiaramente un essere sovrannaturale, quindi, come ho gia' detto è qui che il regista ha sbagliato.
Se un giorno vedessi un uomo incappucciato nella mia stanza da letto non potrei più negare l'esistenza in Dio.

Exodus  06/06/2007 09:54:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah-ha. Ho capito; in effetti c'è del vero in questo, io però l'avevo vista più come una personificazione allegorica per dare "corpo" alle paure del cavaliere. Niente male la riflesione, comunque.
Madmax90  06/06/2007 11:58:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un pregio di questo film è che sicuramente ognuno puo' interpretarlo in qualsiasi modo. Vedendola in quest'ottica potrei anche rivalutarlo.....
Comunque grazie.
momo  04/09/2007 15:46:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche secondo me la morte è un'allegoria come la partita a scacchi, e non peso di poter attribuire a Dio la stessa valenza morte, anzi tenderei a fare il contrario. Infatti non penso che la morte porti automaticamente alla conoscenza in quanto la nostra stessa conoscenza si basa sulla sensibilità, una cosa che a mio parere e del tutto estranea alla morte e forse (ecco la similitudine con Dio a cui forse ti riferivi) anche a Dio, per questo il desiderio di Antonio Sblock di voler cogliere Dio coi sensi si rivela del tutto incompatibile. In questo caso la morte ci appare sensibile solo per comodità, comunque se osservi può essere interpretata come una manifestazione di se stessi, infatti A.Sblock sta in realtà giocando a scacchi contro se stesso e i suoi limiti da mortale (sensi e paure). Vedi, secondo me puoi avere una vera conoscenza del aldilà guardandolo dall’aldiquà, forse sarà troppo tardi per ragionare quando ci troveremo dall’altra parte, la nostra partita a scacchi sarà persa e ci troveremo in scacco, bloccati, ma forse, senza la esperienza della precedente, pronti per un’altra partita….

Comunque non voglio criticare il tuo voto, liberissimo di darlo e debbo dire anche ben argomentato.
E mi trovo concorde con te nel dire che ognuno può deve esprimere la propria interpretazione dei film come della realtà, grazie a quella che forse è la nostra più grande risorsa e libertà: l’immaginazione.
scognamiglio  07/06/2007 15:45:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cmq, così per informazione, se dovessi vedere un uomo incappucciato nella tua stanza, scappa scappa...... e nn ti voltare indietro, ahahhahahah, stai pur certo che nn ha niente a che fare con Dio.....
Madmax90  07/06/2007 17:53:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione Scognamiglio, potrebbe essere Abdul il nero che me lo vuole mettere a quel servizio.