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UN TRANQUILLO POSTO DI CAMPAGNA regia di Elio Petri

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Thorondir     7 / 10  25/05/2020 14:37:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'Elio Petri prima della trilogia della nevrosi mi è sempre sembrato un regista in cerca del suo stile ultimo, un regista non ancora approdato pienamente alla fase della maturità. È un "problema" che ho riscontrato per le sue prime opere, L'assassino, Il maestro di Vigevano, La decima vittima, meno per A ciascuno il suo, che è già un film più compiuto (mentre mi manca I giorni contati. Questo Un tranquillo posto di campagna mi sembra avere lo stesso tipo di problema: Petri è alla ricerca del suo stile, dell'anima del suo cinema e in quest'opera finisce per mescolare un insieme di dramma psicologico, thriller, horror, soprannaturale, metafisico, cinema naturalistico. Il suo orizzonte è da definirsi e il film, per quanto abbia un fascino non ancora scalfito dagli anni (anzi, ha un'impronta "vintage" che paradossalmente aggiunge qualcosa al tono frugale della pellicola). il film mi sembra qualcosa di ancora incompiuto, anche se già pieno delle potenzialità di uno dei più interessanti e geniali autori del cinema italiano di quell'epoca.