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HAUSU regia di Nobuhiko Obayashi

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_Hollow_     9 / 10  19/01/2014 18:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho anch'io l'impressione che Raimi debba moltissimo ad Hausu ... e mi dispiace per Ash, ma qui stilisticamente siamo su tutto un altro livello.

Hausu è praticamente indefinibile, etichettarlo in qualche genere sarebbe quantomeno riduttivo: è grottesco, assurdo, un po' horror, un po' comico, sa molto di trip acido.

Che non si sia davanti ad un film normale lo si capisce già nei primi istanti grazie al commento musicale eccessivamente sopra le righe: sembra quasi una colonna musicale vicina al "noise", perennemente presente e dal tono così elevato da arrivare quasi a coprire i dialoghi, in momenti in cui risulta totalmente fuori luogo.

Poi si arriva al primo dialogo tra la ragazza e il padre, e lì ci si rende definitivamente conto che qualcosa non quadra: il cielo sullo sfondo è evidentemente dipinto in un'anormale luce rossa da tramonto; l'ingresso in campo poi della nuova compagna del padre è a dir poco ridicolo: c'è una teatralità assoluta nella sua apparizione, con la sciarpa al suo collo sventolante per un vento inesistente, stile bandiera statunitense sulla luna.

Più il film prosegue più risulta strano, ciononostante, esattamente come per La Casa di Raimi, ogni stranezza risulta perfettamente legata al contesto. In parole povere, invece che passare per pagliacciata si ha l'impressione di esser davanti ad un mezzo capolavoro.
Ci sono bei movimenti di macchina (un 180° alla ragazza al piano che iniziando dalla schiena la inquadra poi di fronte, permettendo di vedere alle sue spalle uno scheletro che si sbizzarrisce); la musica è sempre più assurda e il motivetto già avvertito ad inizio film si scopre poi essere una canzone legata alla trama, che a seconda dei momenti passa da essere diegetica a extradiegetica.

Certe scene poi sono memorabili, come quella dello specchio oppure quella del pianoforte animato. Non sarebbero dispiaciute ad un Bunuel.

Da vedere.