kowalsky 9 / 10 03/11/2004 23:24:46 » Rispondi sicuramente il film italiano più interessante dell'anno, per quanto il suo limite sia forse nelle innumerevoli fonti di ispirazioni Provo a spiegarmi: un noir che fa il verso a Simenon, esteticamente vicino alla metafisica, con certi interni che ricordano polansky d'annata e kubrick, filtrato da un'apparente e amaro fatalismo à la kaurismaki, dal minimalismo di kieslowsky e da un personaggio che sembra uscito dal bellissimo film di joel coen, "l'uomo che non c'era" La cosa sorprendente è comunque il rapporto quasi teorico con il pubblico, dove Titta di Girolamo dialoga (apparentemente) senza fare nulla per risultare meno sgradevole di quanto sia Qui rivendica il diritto - chiamiamolo anarchia psicosociale - a non esistere Belllissimo