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LE CONSEGUENZE DELL'AMORE regia di Paolo Sorrentino

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martina74     9 / 10  11/05/2005 09:37:02 » Rispondi
“Programmi per il futuro: tenere conto delle conseguenze dell’amore.”

Sempre avvolto nelle spirali del fumo, sarcastico, malinconico, imperturbabile, Titta di Girolamo ricorda molto (come giustamente osserva kowalsky... e come non potrebbe! :-) ) il protagonista del bellissimo “L’uomo che non c’era” dei fratelli Cohen. Toni Servillo, nei panni di un personaggio costruito con grande raffinatezza, porta sulle spalle tutto il film in modo impeccabile. Su tutto regna un’estrema sospensione, esaltata dalla colonna sonora che sottolinea perfettamente i momenti della storia: una storia in cui sembra non accadere nulla, ma che lentamente si dipana sotto gli occhi dello spettatore, completamente avvinto (almeno io e chi era con me lo siamo stati) da un’atmosfera quasi magnetica. Alcune scene sono di rara bellezza: l’inizio, con il tapis roulant che scorre in una prospettiva in cui il punto di fuga sembra lontanissimo; la porta a vetri inquadrata dal buio, dietro la quale Titta compie il “rito” annuale della sua metodica e immutabile vita, e molte altre.
“Le conseguenze dell’amore” è, a mio avviso, un film bellissimo.