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LE CONSEGUENZE DELL'AMORE regia di Paolo Sorrentino

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JOKER1926     7½ / 10  10/06/2013 03:08:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalla sua parte ha lo stile e l'eleganza. Dall'altra una fumosità tutt'altro che inespressa.

Paolo Sorrentino è un regista sfarzoso ed ammaliante, a livello tecnico. Gli estetismi quando peccano di efficacia (alias sostanza) si infrangono su binari anomali.

Con "Le conseguenze dell'amore", però, nasce immediatamente un connubio fra l'arte visiva e il messaggio, profondo e umano. Questo prodotto del 2004 comporta, da parte di chi giudica e critica l'apparato del film, ad affermare che "Le conseguenze dell'amore" è veramente una rivelazione di fattura notevole.
Ogni cosa architettata dal regista gira alla perfezione nel nome di un disegno così articolato e vibrante (nella sua staticità) da far impazzire lo spettatore a più riprese.
A salire in cattedra, insomma, una storia raggiante e un personaggio, Titta di Girolamo, più unico che raro.
La sceneggiatura e la narrazione (non capita sempre con la regia in questione) dirottano fin da subito il personaggio in un circuito quanto mai ammaliante, ma al contempo, assai ermetico. I dettagli, svelati pian piano, iniziano a formare e a far quadrare le cose. Il film allora perde categoria e vaga, in modo sublime, fra più generi; o meglio, oltre gli stessi.
Ci pensa poi Toni Servillo ad esaltare la situazione, l'attore casertano è uno dei maggiori pilastri del cinema attuale. Servillo veste i panni di un uomo circoscritto in un silenzio agghiacciante, sbilanciandosi cambierà le prospettive della storia, la storia della sua vita…
Il gol decisivo lo segna, nella circostanza, una confezione tecnica fatta di inquadrature, fotografia e musica di altri tempi. Sorrentino con uno stile aulico, ma non retorico , questa volta , regala immagini e fotogrammi di pura classe; la musica non può far altro che collimare nella festa dell'estetica, i risultati sovrastano qualsiasi congettura teoretica e critica.
Il film ha un'anima che si ricerca proprio nella costruzione cinica della scena e dei personaggi; i dialoghi fra le tante immagini e i tanti richiami di Sorrentino sono la vera metafora, il vero "succo". Tramite i dialoghi vien fuori tutta la logica e la proiettività umana del personaggio, perché ne "Le conseguenze dell'amore", esiste un solo faro, Titta di Girolamo, il resto son satelliti che con umile luce riflettono un uomo schiavo e padrone della propria vita.

Dopo lo spasimo degli elogi resta ben poco da fare e da dire, Sorrentino regala tanto con questa pellicola, il fattore estetico stravince fino all'ultimo, per fortuna la logica (narrativa) tiene botta. La drammaticità in tutte le sue più variegate congiunzioni lacrima sagacia ed amore.
outsider  13/06/2013 11:06:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
contentissimo che ti sia piaciuto. beh...non poteva essere altrimenti. e poi l'affare del lavoro alla moulinex e' troppo forte. in quello sfuggire intuisci che c'e' qualcosa sotto che esplodera'. poi e' tutto un ritmo, scandito da una musica meravigliosa che inizia sulla scala automatica all'inizio, si sposta nel trasferimento in banca sulla BMW, continua purtroppo finendo nel modo che sappiamo. Comunque fra questo e, in modo diverso, ne " una vita tanquilla" credo che servillo sia entrato a titolo pieno fra i piu' grandi del cinema italiano di sempre. secondo me in chiave contemporanea, attualizzando movenze ed espressioni,clinguaggi e silenzi, servillo e sorrentino stanno surclassando i presunti grandi nomi del passato.

JOKER1926  13/06/2013 13:45:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao outsider, sono stato a vederlo anche ad un convegno stringendo lui la mano. E' uno con le palle, sa parlare, sa argomentare. Attore poliedrico e vivo. "Una vita tranquilla", effettivamente, può ricordare a tratti questo, ovviamente "le conseguenze dell'amore" e' una bomba.
Come dici tu, grande il piano sequenza iniziale con la musica.
Grazie di tutto


JOKER1926
outsider  13/06/2013 13:55:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dovere jok. Azz! Dal vivo? Ti invidio
JOKER1926  13/06/2013 14:19:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, col sigaro e con gli occhialini da sole. Lo tenevo a due metri, ero in dubbio se chiedere autografo o foto, alla fine dissi: "Toni un gesto piu' umano, facciamo una stretta di mano". Lui sorrise e strinse la mia mano, ero con un mio amico, fu una bella esperienza. Talaltro pure recente.

JOKER1926
outsider  13/06/2013 15:02:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
caspita meraviglioso. una bellissima esperienza