NotoriousNiki 8 / 10 15/01/2014 18:57:26 » Rispondi Da qui in poi Sorrentino assume un linguaggio registico autentico, nel precedente 'L'uomo in più' seppur condotto discretamente bene per un esordiente era ancora troppo di maniera, non aveva formato uno stile proprio che trasuda invece da questo 2° lungometraggio, con un soggetto poco dinamico, forse anche con poco appeal, in grado però di contaminarlo di poesia, lunghi silenzi, sobrio di dialoghi, atmosfera quieta e con un Servillo tra le mani condotto in maniera certosina, freddo, anaffettivo lasciato nel suo stato di perenne inerzia. Un personaggio reso perfettamente noioso nel suo vuoto esistenziale, indifferente non solo al mondo esterno ma alla sua stessa vita, dalla parte tecnica non mancano i frontali che dispiegherà in tutta la sua filmografia, ancor più suggestivi ne 'Il Divo', il solito trasporto musicale ad alleggerire quei momenti di stasi e a scandire il climax ansiogeno a supportare le soggettive del protagonista trascinato nel tourbillon della mafia. Il finale gestito impeccabilmente lasciato volutamente in silenzio senza lasciar aperta neanche una porta alla retorica, asettico come il suo protagonista.