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ANTICHRIST regia di Lars Von Trier

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Invia una mail all'autore del commento logical     6 / 10  26/05/2009 01:42:19 » Rispondi
C'era tutto quello che serviva per fare una meraviglia: due ottimi attori, alieni alla vita per essere metafore, simboli, demoni, cavie, un ottimo direttore della fotografia capace di sfuocare e inseguire, inventare un bosco in un vasetto di vetro, un grande direttore del suono per evocare demoni e ghiande a cascata sul tetto, tutti collaudati e adatti all'azione. Perché non 'contenere' la sceneggiatura? a che serve cercare diavoli, far parlare le volpi come nella pubblicità di un chewingum, cercare immaginette in soffitta tagliate dai libri di Goya per riempire una tesina da liceo provinciale?
Dafoe era uno splendido 'terapeuta' sadomasochista che s'immola per amore per liberare un corpo posseduto dalla paura, dall'ansia e dal dolore; non bastava? L'inizio è splendido, dolce e violento, muto come tutto quello che è imprevedibile e necessario e che succede davvero.
Ci si aspetta che questa magia continui, che la natura 'impero del demonio' sia da spalla a questa magia, faccia scomparire anche noi nel verde di un prato abissale.
Niente da fare.
La coscienza protestante - probabilmente - lo chiama a far bucare polpacci che trascinano mole, genera infibulazioni impellenti, macigni per erezioni al sangue, corvi che cantano troppo nascosti dentro tane di volpe e, dopo un sano liberatorio soffocamento, un finale alla 'loro, ma dico loro, chi sono?'.
Tarkovski, a cui dedica il film, avrebbe saputo fermarsi in tempo.