fidelio.78 8½ / 10 21/11/2009 14:18:43 » Rispondi Film misogeno e disturbante. A tratti si perde troppo nella volontà psicanalitica, ma raggiunge delle vette di acuto cinismo difficili da ripetere. E' un film coraggioso. Credo che solo Von Trier (e forse Haneke) possono permettersi oggi di fare un film così. Il male insito nel genere umano viene evidenziato per mezzo del fallimento di una coppia che dalla tragedia tenta di risollevarsi per cadere poi in una tragedia ancora più nera. La narrazione parte da una morte, per concludersi con una rinascita spirituale. In questi due estremi c'è la vita, che oscilla tra amore e odio. La volontà del marito di aiutare la moglie, si strasforma nella scoperta dell'animo malvagio e perverso che alberga nella donna, categoria che Von Trier universalizza ("Quando una donna piange, vuol dire che sta tramando qualcosa") e demonizza (nel vero senso della parola). Il sesso diventa veicolazione di morte, non di procreazione. Il coito rabbioso, selvaggio è puro egoismo e per Von Trier non c'è spazio per altro se non per l'ego femminile che divora tutto il resto.
kubrickforever 21/11/2009 18:54:08 » Rispondi bel commento(come sempre). L'unica cosa è che von Trier ha più volte dichiarato che il suo film non è per nulla misogeno...sarà vero?
fidelio.78 22/11/2009 03:50:13 » Rispondi Si certo... perché altrimenti le giornaliste lo piacchiavano. Se non è misogeno questo film...
kubrickforever 21/11/2009 19:07:44 » Rispondi ah, poi volevo consigliarti questa interessante chiave di lettura di Roberto Bernabò: