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ANTICHRIST regia di Lars Von Trier

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Ciumi     7½ / 10  06/09/2010 13:27:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diversamente ce lo ricordava Herzog col suo cinema: c'è una continuità sofferente nella natura, per sé agonizzante - addirittura demoniaca per Von Trier - un immenso organismo scorticato che geme come un bambino - dove?

Dappertutto. Gli alberi si consumano lentamente. Le ghiande precipitano con fragore continuo. Nei vasi ci sono gambi recisi.

L'introduzione di 'Antichrist' è struggente, bella, alle note dell'aria ‘Lascai che io pianga' di Hendel, sotto l'acqua che è simbolo vitale, avviene l'ultimo amplesso amoroso; il figlio precipita, attirato anch'egli dal sublime, dal cadere della neve; i volti dei genitori precipitano; nella lavatrice i panni vorticano come le situazioni nella vita; si ferma, il mondo smette di ruotare. ‘Lascia che io pianga'.

Come la natura, schiava del morire, ossessionata dalla prolificazione, che sembra provare una continua remissione dalle sue pene attraverso la riproduzione, l'uomo e la donna - è lui che lo vuole - riprovano a farlo, più e più volte nel corso del film, ma senza gioia, anzi con sempre maggiore violenza. La eiaculazione è sanguinosa. Tra la coppia c'è l'ombra di un figlio soltanto nel passato, non nel futuro.

Tutto l'incipit è un primo omaggio al cinema di Tarkovskij, ma dal regista russo il film riprenderà in verità altre suggestioni: alla sua natura glaciale, mutevole e metafisica, Von Trier ne propone una più dolente, non più attorno alle sorti dell'uomo ma in esse profondamente radicata.

Poi ha inizio la terapia psicanalitica, via via il film si complica e si macchia della componente esoterica, che rimanda ancora a Dreyer; gli stessi animali che compaiono dilaniati come testimonianze dalla sofferenza naturale, diverranno tre segni dei tarocchi, costellazioni, simboli ambigui.

Von Trier sembra volersi scindere, diviene l'uomo, diviene la donna. C'è lui soltanto come protagonista.
Dunque il dualismo prevale: il bene e il male, l'ordine e il caos, la razionalità e il panico.
L'Eden diviene la chiesa di Satana - ma c'è mai stato paradiso terreste?
E' l'uomo che trascina la donna nel bosco o viceversa?
E' il pensiero che distorce la realtà? E' la realtà che distorce il pensiero?
Entrambe le cose, probabilmente. Von Trier s'impone una risposta, forse non giusta ma per sé necessaria, sceglie di indicare nella parte femminea che è in lui, quella distruttiva, quella depressa, tutta la colpa.
Il bosco piangeva già l'estate scorsa. Al bambino venivano fatte indossare 'diabolicamente' le scarpe al contrario. La donna, la madre e amante disattenta, crudele forse, la strega che porta ancora le ustioni di roghi antichi, s'è fatta demonio per davvero: va sacrificata. Adoperando come messaggeri quegli animali che a inizio film si facevano scambiare per apparizioni sataniche, è la stessa natura che lo reclama.

Il regista dichiara che il film è stato concepito come una sorta di sfogo terapeutico: non è una novità nell'arte. Tuttavia non vi ho avvertito una completa sincerità: m'è parso un po' troppo compiaciuto, troppo ragionato ed esteticamente attento. Dal dogma al 'caos regna', dallo scampanio in 'Le onde del destino' all'anticristo, qualcosa non riesce a convincermi. Scava troppo nel dolore, lo guarda quasi con soddisfazione, senza temerlo, viene da pensare che lo usi più che altro per colpire; l'eccesso di violenza horror non serviva ad aumentarne l'angoscia.

L'epilogo vuole l'uomo salvo nel suo Eden, donne liberate da secoli di supplizi e sottomissioni uscire dal bosco - Ma poi l'uomo reale, Von Trier, e la natura reale, sono guariti?
bulldog  06/09/2010 13:33:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uh te lo sei visto, good Maurì.
2 questions.

"Dal dogma al 'caos regna', dallo scampanio in 'Le onde del destino' all'anticristo, qualcosa non riesce a convincermi."

Ovvero, cosa?Non ti convince come percorso artistico intendi?

'Scava troppo nel dolore'

Mi faresti un esempio a sostegno di ciò?




Ciumi  06/09/2010 16:54:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì intendo proprio come percorso artistico; è una sensazione personale, ma a me Von Trier mi ha sempre convinto poco. Già i manifesti in sé non li ho mai graditi, mi hanno sempre reso la sensazione di un’arte concepita più con la testa e meno con altro, di qualcosa di troppo premeditato, fatto per risultare più importante che non intimamente sentito, tant’è che il regista non mi pare sia mai stato completamente fedele al suo Dogma. E ha finto per dichiarare il caos totale, sconfessando in tal modo ogni regola, un voltafaccia troppo brusco che pare fatto anche un po’ per stupire e scandalizzare..
‘Le onde del destino’ erano un chiaro omaggio a ‘Ordet’ di Dreyer. Von Trier passa dalla resurrezione di cui parla questo film alla morte del Tutto in ‘Antichrist’, da un estremo all’altro, senza darmi l’impressione di avere aderito davvero né all’uno né all’altro.

Seconda question..

Come UN esempio? Tutto il film parla di dolore, fisico e psicologico: le ghiande, gli arbusti, i sensi di colpa della donna, la depressione, il sangue, le torture, gli animali squartati, l’ansia e le crisi di panico, il bimbo perduto. Von Trier scava troppo nelle proprie piaghe, ostentandole quasi con fierezza, esibendole assieme al dolore cosmico con un po’ di narcisismo, secondo me. Tutto qui.

bulldog  06/09/2010 17:07:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti, avevo capito bene allora.
Bè sinceramente il discorso del 'percorso artistico' lo trovo deprimente.
E' pieno di artisti(e non parlo solo di cinema) che han fatto una strada per la quale se dovessero guardarsi indietro vomiterebbero all'istante.

Io non ho pensato alle sue produzioni passate(che apprezzo, The Kingdom l'apice), ma l'ho percepita come un' opera a se stante.
Sull'estetica, la sincerità ed il dolore è chiaro e rispettabilissimo quanto hai espresso, ma non sono d'accordo.
Ciumi  06/09/2010 20:16:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Kingdom mi è piaciuto molto. The Kingdom 2 lo hai visto?
bulldog  06/09/2010 20:42:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si bello quanto il primo.