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ANTICHRIST regia di Lars Von Trier

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RedPill     7 / 10  01/08/2011 20:24:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Considerato alla stregua di mera pornografia da buona parte della critica e da un certo tipo di pubblico, Antichrist, fu il pericoloso biglietto da visita del Grande Danese Depresso, al festival di Cannes 2009.Ora, su quali siano le reali oscenità all'interno (e non) dell'attuale panorama, ci sarebbe parecchio da discutere, ma in effetti, fu il regista stesso a definire il suo prodotto, un horror pornografico.Personalmente, mi trovo parzialmente d'accordo con questa definizione, in quanto, di volgare e indecente ho visto ben poco; ciò che invece si può notare molto bene e apprezzare, è il lento incedere dello squilibrio psicologico - più che convincente nella sua rappresentazione - della protagonista, frutto di quel logorante senso di colpa che, in casi come questi, può veramente essere devastante.Tra ossessioni e inquietudini, le incertezze prenderanno il sopravvento, alimentando un malessere fisiologico, sul quale, il regista, "ricamerà" senza compromessi.
In palese contraddizione con una conclamata avversione per qualsivoglia tipo di fede o religione, Von Trier, parte da un concetto di bene/male fortemente cristiano, operando però l'ipotesi inversa riguardo il concepimento dell'uomo, ossia che, l'origine di quest'ultimo, data la sua natura, non sia propriamente il risultato finale di "un’equazione celeste", ma bensì il contrario… sulla base di ciò, l'incipit per l'Antichrist di Lars; un "poeta maledetto" moderno che, nelle sue opere, amalgama con grande cura sensazioni e stati d'animo, portandoli spesso e volentieri all'eccesso.Probabilmente un'opera ben lontana dal poter esser considerata un Capolavoro, ma che certamente non può esser nemmeno equiparata ad inutile spazzatura - ce ne fossero di drammi narrati con tale personalità e indifferenza morale - ... questo è Von Trier, prendere o lasciare!

-... una donna che piange è una donna che trama.