nocturnokarma 3 / 10 04/01/2013 14:53:25 » Rispondi Lars Von Trier alza le ambizioni e confrontandosi con temi filosofici, religiosi e psicoanalitici dimostra tutta la sua inconsistenza di intellettuale e, visto il lavoro che svolge, registica.
L'angoscia, che indubbiamente trasmette una messa in scena suggestiva e gotica, si sgonfia in una lunga serie di sequenze a volte criptiche, gratuite o inutilmente volgari (e attenzione al ridicolo involontario). La regia è più controllata e ancor più palese è la mancanza in Von Trier di un qualsivoglia talento nella messa in scena e nello scegliere punti di vista che abbiamo una logica e un contatto con la trama e il senso che si vuole dare all'opera.
Una pietra tombale per un cinema di ricerca. I peggiori, o più accademici o pedanti, lavori di Bergman sono lontani anni luce.
InvictuSteele 04/01/2013 16:17:47 » Rispondi Ti sta proprio sul cavolo il povero Lars!!!! io invece lo apprezzo abbastanza, lo trovo un regista molto interessante anche se non ha quel tocco magico nella sceneggiatura per creare un vero capolavoro. Questo film in particolare a me è piaciuto :)
nocturnokarma 04/01/2013 22:53:02 » Rispondi A parte Il Grande Capo lo trovo davvero discutibile!