caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SEED regia di Uwe Boll

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
phemt     8 / 10  12/05/2009 08:37:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Serial killer/slasher movie dalla Germania a firma di quel vecchio mattacchione mezzo demente mezzo geniale di Uwe Boll che come il buon vino sembra migliorare invecchiando…

Partiamo subito dalle note negative: il video iniziale è quantomeno gratuito se non addirittura inutile… Senza tirare di mezzo chi per primo ha sfruttato mosse pubblicitarie del genere è indubbio che nell’horror indipendente sia già capitato che registi, anche divenuti importanti col tempo, usassero violenze su animali all’interno dei film (su due piedi mi vengono in mente Buttgereit e Haneke) ma mentre altrove scene del genere hanno un senso logico anche narrativamente parlando (il coniglio che “torna” in vita mentre il protagonista si uccide nel primo Nekromatik per esempio) qui sembra tutto buttato lì giusto per far parlare di sé (un po’ come la scena della foca nel secondo Nekromantik)… E non serve nemmeno a caratterizzare psicologicamente il serial killer che di fatto è, giustamente per come è stato impostato il film, non caratterizzato! Devo ammettere che sa un po’ di incipit posticcio aggiunto in post produzione per assicurarsi un ritorno di immagine ma comunque sia Boll se lo poteva risparmiare fermo restando che ha utilizzato materiale di repertorio e non è certo andato lui in giro ad ammazzare povere volpi…

Ispirato ad una storia vera (e personalmente ho i come sempre i miei dubbi) e basato su una leggenda metropolitana priva di fondamento, Seed è la storia di Max Seed feroce e spietato assassino conclamato catturato e giustiziato… Ma si sa la vita è ingiusta, malgrado si sia macchiato dei più efferati delitti all’inferno non c’è ancora posto per lui e non saranno certo una bara di legno e qualche metro di terra a tenerlo buono e inoffensivo, anzi! Tornerà ancora più incacchiato, violento e desideroso di vendetta!

La trama per quanto semplice e immediata mostra limiti vari e scelte narrative quantomeno discutibili se non assurde (il modo in cui scappa dal carcere a nuoto mi stava facendo morire dal ridere) ma tutto sommato se si entra nell’ottica Bolliana su ste cose ci si può pure passare sopra… I dialoghi non brillano di certo ma onestamente ho sentito di peggio in svariati prodotti destinati al mainstream negli ultimi anni!

Boll opta per una regia dal tocco indie con camera a mano traballante e stile “nervoso”, un atmosfera vagamente seventies, una buone dose di violenza, cattiveria e cinismo… Nessuno si salva da Seed né animali, né insetti, né anziani e nemmeno neonati, nessuna concessione alla comicità, né cali di tensione e nessun tipo di moralismo… Boll, dopo il demenzial Postal, si dimostra regista ormai maturo ed eclettico…

Questo è infatti un film sanguigno e rancoroso, crudele e sadico, immerso in un atmosfera malata con un paio di situazioni davvero al limite… Il clou si tocca nella scena in cui il nostro buon Seed prende a martellate per qualche minuto buono una povera vecchia legata; il pianosequenza è di quelli che rimangono impressi a lungo nella memoria, e che di fatto possono cambiare la carriera di un regista, per via della grande dose di violenza assolutamente immotivata senza alcun nesso narrativo con la storia (nulla ci viene detto sulla vecchia che anzi compare solo in questa scena) anche se ad una certa diventa evidente l’entrata in scena di una CGI ben lontana dalla perfezione…
Personalmente ho apprezzato anche il finale cattivo, nichilista e politicamente scorretto per quanto abbastanza prevedibile visto la piega che aveva preso la situazione… Ma dove Seed sembra essere un tripudio di effettazzi splatter e situazioni poco credibili ecco che Boll se ne esce fuori con il primo piano della figlia impressa nell’occhio paterno quasi a voler chiudere poeticamente un film dalla notevole dose di violenza visiva…

Il serial killer, silenzioso e mortale, è chiaramente derivativo, ma più che ricordare Myers è in realtà un mezzo clone di Jason ed infatti non è certamente casuale il passaggio dal sacco in testa alla maschera bianca…
Qualche buco narrativo nella trama pesa un po’ mentre convincono alcune caratterizzazioni psicologiche e alcune trovate di Boll che gioca con i suoi personaggi (come non pensare ai poliziotti che si guardano schifati i video delle sue nefandezze ma non tolgono mai lo sguardo dalla tv)…
Ottimi gli SFX a cura di Olaf Ittenbach non certo il primo pirla che passa per strada, peccato per la CGI, il cast secondo me tutto sommato fa il suo ed è bello rivedere Michael Parè dopo tanto tempo…

Ma c’è una cosa che molti forse non hanno colto perfettamente… Seed è Uwe Boll! E la vendetta di Seed altro non è che la vendetta di Boll verso i critici e i fan che lo sbeffeggiano da anni… Viaggio oscuro nei meandri più neri dell’anima umana, ci narra di quando un uomo, stanco di essere un perdente umiliato e vessato, prende una macchina da presa e firma uno dei più cattivi horror degli ultimi anni…
Dove, infatti, gli altri torture movie si incartano in spiegazioni complesse e ridicole, in flashback poco sensati o nella ricerca del finale aperto che ne rilanci un seguito ecco che Seed è solo ed esclusivamente l’atto di vendetta di Boll, unico vero outsider del business cinematografico moderno, senza spiegazioni, senza aperture, senza rassicurazioni… Qui non c’è un vecchio rin********to che si diverte a giudicare gli altri o grottesche associazioni di pervertiti un po’ dementi che si vendono giovani e giovincelle per puro diletto, qui c’è il male! Il male che alberga in chi violenta povere volpi a scopo di lucro, il male di chi uccide a nastro continuo, di chi si guarda violenze in tv senza distogliere lo sguardo, di chi fa il poliziotto ma una ripassata sempre deve dartela, di chi se ne frega delle regole e fa di testa sua perché tanto ha una pistola con sé…

Da guardare senza nessun tipo di prevenzione perché se bisogna partire con la storia del “peggior regista al mondo” e blablabla fate meglio a risparmiare i vostri soldi…
E poi lo dicevo in tempi non sospetti dopo al visione di Alone in The Dark e House of Dead, Uwe Boll fra un trent’anni verrò ricordato come un regista Cult, una volta tanto non mi sbagliavo…


Cagliostro  28/05/2009 18:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tanto per riallacciarmi a quanto mi hai scritto in risposta al mio commento poco sotto:
ma come??? 6 e 1/2 a martyrs e 8 a 'sta robba qui??????
confessa: hai sempre preferito berlino a parigi!
phemt  28/05/2009 18:53:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti dirò non vado matto per nessuna delle due ma Boll lo difendevo ai tempi delle porcate non posso che esaltarlo ora ;-)

E poi dai dove lo trovi un tizio che esce da una bara trova tre guardie tre in un intero carcere e scappa a nuoto?

Cagliostro  28/05/2009 19:39:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
forse non lo trovo neppure nei mie incubi dopo aver mangiato assai pesante,... e perché digerisco tutto, ma magari se mi danno dei crostacei avariati allora forse.....