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I RAGAZZI DELLA 56a STRADA regia di Francis Ford Coppola

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Invia una mail all'autore del commento Bright Parker     7 / 10  23/06/2008 15:21:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse "I ragazzi della 56a strada" non va annoverato tra le più significative opere del Maestro Francis Ford Coppola, ma è senza dubbio da sottolineare il coraggio che il regista di pietre miliari come "Il Padrino" e "Apocalypse Now" ha dimostrato nel mettersi al lavoro con un cast composto prevalentemente da "baby star" come C. Thomas Howell, Ralph Macchio e gli allora giovanissimi Matt Dillon, Tom Cruise, Emilio Estevez, Patrick Swayze e Diane Lane, per non parlare del ridottissimo budget che la troupe aveva a disposizione. "I ragazzi della 56a strada", insieme al successivo "Rusty il selvaggio"(1983), è un film di "speranza", nel senso che racconta la storia di alcuni giovani disadattati e dei loro problemi, sia emozionali che sociali, scavando dentro le loro anime e il loro spirito, grazie soprattutto ad una regia non convenzionale, che esce dai soliti schemi narrativi che hanno caratterizzato tra gli altri, come già detto, la trilogia de "Il Padrino" e "Apocalypse Now", che si dimostra agile, astuta e per niente prolissa, e ad una colonna sonora a dir poco straordinaria che vanta, su tutti, il magico pezzo "Stayng Gold" di Stevie Wonder sui titoli di testa. Ne "I ragazzi della 56a strada" non c'è niente di ridicolo o di ingenuo, come sostiene parte del pubblico e della critica, bensì, è una pellicola dalla quale tutti dovremmo prendere insegnamento e farci emozionare dalla struggente armonia che ci trasmettono le anime tormentate dei protagonisti. Un film da non perdere, e per chi l'ha già visto, da non dimenticare...