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GLI ABBRACCI SPEZZATI regia di Pedro Almodovar

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Pasionaria     7 / 10  14/11/2009 13:44:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahimè! Un Almodòvar sottotono per quanto riguarda il contenuto, sempre splendido invece per la forma. Gli abbracci spezzati è un meraviglioso involucro di un soggetto claudicante, carente soprattutto di emozione, che se c’è non risulta così visceralmente immediata come nella maggior parte delle sue opere.
Almodòvar ha da sempre la straordinaria capacità di trasformare le sensazioni, gli stati d’animo, i sentimenti in immagini, ma qui ha decisamente privilegiato questa sua attitudine a discapito della storia. Si è concentrato sui tecnicismi, sullo studio minuzioso dei dettagli, raggiungendo un grado di raffinatezza notevole ma statica. Priva della tipica graffiante ironia , la storia scorre piatta, nonostante l’intreccio complesso, e le consuete immersioni nell’animo femminile restano nebulose, prive d’energia.

Sono presenti forse eccessivi virtuosismi e miriadi di microcitazioni, grazie alle quali Almodòvar riesce comunque a coinvolgere con singolare tecnica narrativa. Mai come in questa opera l’attenzione dello spettatore è totalmente catturata dalle immagini: ognuna omaggio cinematografico, letterario o pittorico, motivo per cui il soggetto passa in secondo piano.

Così tra un omaggio a Les amants di Magritte e un altro alla Marilyn di Wahrol( per citare i più evidenti); tra un richiamo a Audrey Hepburn e un altro esplicito a Rossellini ; tra il gioco cromatico raffinatissimo, in cui campeggia il Rosso almodòvariano, e l’autocitazionismo che prorompe nell’ultima scena si resta un po’ disorientati, certo, ma in tutto questo c’è Pedro e il suo appassionato amore per il cinema, impossibile non condividerlo.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  30/11/2009 09:12:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa che a me questo è piaciuto di gran lunga più di volver...