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GLI ABBRACCI SPEZZATI regia di Pedro Almodovar

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andreapau     6 / 10  13/03/2011 11:46:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra tutti i film di Almodovar è quello che meno mi ha convinto.
La trama, come di consueto intrecciata e deliziosamente improbabile, stavolta manca del sostegno dei dialoghi eccessivi da gineceo surrealista che nel cinema di Pedro creano il mood e il respiro fiabesco che autorizza e giustifica qualunque licenza.
La parte migliore del film, che ne è anche il riscatto,arriva proprio nel finale in cui (film nel film come nella tradizione almodovariana) il regista riprende le redini del "suo" cinema,autocitandosi con ironia e senza autocompiacimento,rendendosi riconoscibile nonostante un certo manicheismo.
Non giova al film lo spostamento del focus da eroina ad eroe, Almodovar non manipola la materia-maschio con la stessa disinvoltura,non riesce a plasmarla fino alle forme grottesche e ironiche che gli consente la materia-femmina.
E' una materia non meno malleabile in assoluto,ma non è la "sua" e il risultato finale ne risente enormemente.
E' un film dove la mano del regista è sicuramente evidente,dove c'è il coraggio della poesia di sentimenti e immagini,ma manca di un colpo di scena convincente (piuttosto brutte le scene della "confessione" che ben altro pathos avrebbero richiesto), manca il sostegno assolutorio del grottesco ad una trama dagli ingredienti casuali (per qualità e quantità), manca un eroina.
C'è un eroe, ma è molto castrato da un regista che a mio avviso non conosce le potenzialità dell'irrazionale maschile se non nelle forme eccessive del transessualismo.
Sintetizzo con una frase forte ma mi auguro efficace:
Platinette senza parrucca è soltanto un ciccione.