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NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE regia di Spike Jonze

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alexava     7 / 10  08/11/2011 00:45:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senza dubbio ci ritroviamo davanti una situazione tipica del fantasy fuggitivo. beh, sì, sono solito inventarmi i generi. Ok, per fantasy fuggitivo intendo quel tipo di film dove i protagonisti scappano dalle problematiche della realtà, trovando rifugio in un mondo fantastico, ma dove si scontraranno comunque con un altro tipo di problemi, più avventurosi. Tornati nel mondo reale, ridimensioneranno e/o affronteranno con più coraggio le difficoltà reali e quotidiane. Posso citare una marea di roba. Peter Pan, Le Cronache di Narnia, La Città Incantata, La Storia Infinita, e via discorrendo.
Ora, l'anomalia (vi ho detto che ce n'è una?) consiste nel fatto che Max si trova davanti, nel suo mondo fantastico, quasi gli stessi problemi con cui si scontrava prima. Max si sente frustrato, invisibile, non considerato, e per questo viene colto dall'ira. Quell'ira orrenda, che ci fa litigare anche con noi stessi. L'ira distruttiva. Soffre e nessuno lo capisce. Nel mondo delle creature selvagge viene proclamato Re, ma non è adatto al ruolo. Perché non è un eroe. è solo Max. E dopotutto non è un granché.

Il film risulta coraggioso e offre un sacco di spunti su cui discutere. Provo un po' di compassione per chi ha dato voti striminziti pensando solo alla noia e perdendo di vista l'intento comunicativo. Comunque qualche megagna narrativa credo ci sia. Quando il film è finito avevo come la sensazione che avesse lasciato qualcosa in sospeso.

La fine è molto bella, come lo è la realizzazione tecnica. Costumi fotografia e colonna sonora decisamente da applauso.

Avrebbe potuto essere un capolavoro. Credo che manchi qualcosa, ma non so cosa.