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SHERLOCK HOLMES regia di Guy Ritchie

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barbuti75     7 / 10  18/08/2011 10:07:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guy Ritchie si butta a capofitto nel cinema commerciale (come Nolan sta facendo con Batman) e riesce nel suo intento riuscendo a Svecchiare il mito di Sherlock Holmes. Probabilmente questa operazione infastidirà i più conservatori credenti del mito Conandoyliano, ma il film risulta godibile, sicuramente molto furbetto e pur dilungandosi troppo (i 130 minuti sono eccessivi), ha spunti notevoli e una sceneggiatura ricca di gag che gli danno un valore post moderno.
Attori in parte (meglio Downey Jr. che Law a mio parere), combattimenti schematici ma riusciti e un paio di scene (quella sul molo su tutte) davvero belle.
Nonostante tutto credo che il merito di Ritchie sia quello di non far venire meno il metodo da sempre utilizzato da Holmes nei romanzi: il metodo di indagine scientifico deduttivo.
A questo punto siamo in attesa di Gamekeeper...sperando nell'evoluzione Nolaniana di Ritchie...le premesse ci sono tutte.
dobel  19/08/2011 16:29:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pare che Guy Ritchie voglia fare un film intitolato "Miss Marple" con Paris Hilton nel ruolo della protagonista e Rocco Sifredi nel ruolo del suo fido aiutante Sig. Stringer, tanto per non annoiare i più progressisti....

Sherlock Holmes non è un 'mito' da svecchiare, bensì un personaggio letterario inventato da Conan Doyle con caratteristiche ben precise e volute dal proprio autore. Fare un film intitolato 'I promessi sposi' nel quale Lucia è una prostituta di basso borgo, Renzo un piccolo magnaccia brianzolo, Fra Cristoforo un prete pedofilo, non significa svecchiare dei miti, ma truffare lo spettatore.
Il mito è un archetipo sul quale si fonda la tipologia umana che sta alla base della nostra cultura: un essere immaginario che nel comportamento e nelle proprie caratteristiche assurge a parabola e metafora universale.
Il povero Sherlock, ahimè, non ha alcuno di questi requisiti; pertanto non è un mito, bensì un semplice personaggio che è così e basta e non assomiglia ad alcun altro in quanto non è una parabola universale. Di conseguenza non va aggiornato e reso più prossimo a noi. La differenza fra lui ed un 'mito' è proprio che Holmes vive in quanto è in relazione con il proprio ambiente e il proprio contesto storico e culturale. Un mito, viceversa, non ha alcun tipo di rapporto di dipendenza col proprio habitat.
Un mito (lasciando perdere quelli greci) vicino a noi può essere quello di Don Giovanni; ovviamente Don Giovanni non perde nulla della propria essenza se estrapolato dal proprio contesto in quanto parliamo di un carattere universale ed eterno; cessa di essere Don Giovanni se trasformato in un morigerato impiegato delle poste, ovviamente...
(Qualche anno fa Harnoncourt ha diretto il Don Giovanni di Mozart a Salisburgo affidando il primo monologo di Leporello 'Notte e giorno faticar' a Don Giovanni. Tu saresti d'accordo, evidentemente. Per me si tratta solo di voler stravolgere in modo inutile un testo scritto in un certo modo evidentemente con qulche ragione!).
Ma Holmes no! Holmes non è più Holmes se trasportato a vivere in Alaska; non è più lui se impiegato al catasto; non è più lui se diventa un semplice drogatello abituato a menar le mani, in quanto non si tratta di un carattere universale ed eterno.
Ritchie ha solo voluto fare un film come gli pareva (molto bruttino, per la verità!!!) con un protagonista che si chiamasse Sherlock Holmes; avrebbe potuto chiamarlo, per dire, Marco Brozzi e sarebbe stato uguale, se non che chiamandolo Holmes ha tratto in inganno gli spettatori (una mossa furbetta davvero...!).

Qualche idea per Ritchie: Un Guglielmo da Baskerville Punk che indaga nelle discoteche; un Hercules Poirot direttore d'orchestra che va a lavorare in una fabbrica di cioccolata; un ispettore Derrick che fa l'animatore nei centri estivi; un tenente Colombo con sette o otto mogli condannato per bigamia e molestie sugli animali...
Così svecchiamo i "miti"....

barbuti75  19/08/2011 19:35:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mio caro amico, come ben sai io e te non abbiamo un grande feeling cinematografico. Io ho visto questo Holmes come un film d'azione e avventura. Un modo per fare avvicinare i meno giovani di noi ad un personaggio letterario. Mi stupisce molto la vena sarcastica che hai usato nel tuo commento, ma io non sarò da meno e ti risponderò semplicemente con "non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
SMILEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE :-D

dobel  19/08/2011 20:17:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho solo risposto alla tua frecciatina...
Non credo che i meno giovani si appassioneranno a Sherlock Holmes grazie a questo film; semmai si appassioneranno ad un personaggio che con Holmes non ha niente a che vedere e rimarranno profondamente delusi quando vedranno il vero Holmes(che danno!). Comunque e' sempre bello parlare per nulla...
Ci vediamo domani così continuo ad insultarti...
barbuti75  19/08/2011 20:53:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mo va la che il discorso mi è chiaro...son mica semo. E' ovvio che se voglio vedere Holmes mi guardo Il mastino di Baskerville con l'unico inimitabile Basil Rathbone.
Questo Holmes è un piacevole intrattenimento...mica gli ho dato 10...se domani passi ti insuto un po' anche io :-) non vedo l'ora!

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  01/10/2011 20:19:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo col tuo parere, sebbene ritenga il film davvero delizioso in più punti e molto curato dal lato tecnico.
Volevo suggerirti, se non la consocessi, una piccola serie con J. Brett nei panni di Holmes... davvero ben fatta.
Molti ritengono l'interpretazione persino superiroe a quella di Rathbone.
Ciao ;)