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SEVEN DAYS IN A COFFIN regia di C.H. Patchapol

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Ciaby     3 / 10  27/04/2009 14:43:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ormai la Thailandia è una terra che si sta evolvendo a livello di cinema, producendo titoli interessanti di ogni genere, soprattutto in ambito horror (non dimentichiamo che esistono capolavori del genere provenienti dalla thailandia, come “13 Beloved”, “Shutter” o “Alone”, ma non dimentichiamo anche belle prove come il fascinoso “Sick Nurses”), dove i registi thai si sono sbizzarriti in tutte le possibili forme di terrore realizzando anche prodotti per il solo home video.

Questo è il caso di questo ennesimo filmino di matrice horror. un filmino pessimamente realizzato, con una regia televisiva e degli attori inetti ed un budget rasente lo zero.

La colonna sonora invasiva sommerge l’intero film, surclassando i dialoghi (poveri Thailandesi! Come avranno capito la storia con tutti quei rumori e quelle irritanti melodie? Grazie al cielo ho visto il film sottotitolato in inglese) e rendendone difficile la visione.

Le scene horror si riducono ad un paio e non fanno neanche un po’ paura, rivolgendosi a trucchetti ed effettacci pressochè ridicoli.

Allora “Seven Days In A Coffin” è un’emerita schifezza? No. È un brutto film, ma c’è senza dubbio di peggio.

La storia è scorrevole e anche coinvolgente, inoltre ho apprezzato la struttura da thriller e l’inserizione di prove devianti per cammuffare l’identita del colpevole. Immancabile il colpo di scena spiazzante.

Tentato da mettere un voto intorno al 5 o il 5.5 ricordo, però, gli irritanti squarci umoristici che anziché far ridere irritano (con un finale pressochè orrendo) e, soprattutto, la bruttissima, inguardabile scena del feto (forse realizzato in pongo) che esce dalla vagina di Mali per proclamare vendetta.

Peccato: la storia era piuttosto coinvolgente, seppur derivativa e manierista e meritava una realizzazione più riuscita (non per questo cinematografica, ma nemmeno ai limiti del ridicolo) che non fosse troppo televisiva (sembra di assistere alla versione horror di un qualsiasi film per famiglie che trasmettono su Boing la domenica sera) e no-budget. E non bastano due belle scene erotiche per risollevare il tutto.

La cosa imbarazzante è che questo prodotto deludente sia stato distribuito anche con sottotitoli anglofoni, mentre moltissimi altri interessantissimi prodotti thai non hanno mai varcato i confini thailanesi.