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FROG SONG regia di Shinji Imaoka

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Ciaby     6 / 10  27/04/2009 14:40:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Imaoka è un artista. Un regista da non prendere alla leggera, sebbene il genere di film da lui prediletto (i pinku eiga= film erotici giapponesi con velleità artistiche) possiede idee assolutamente geniali e fuori dal comune e riesce a mettere in scena storie amorose-erotiche mai viste in precedenza.

Riuscì a confezionare un capolavoro come “Lunchbox”, filmetto di 60 minuti che centrifugava con maestria sesso, amore, poesia, ponendosi al vaglio tra cinema erotico e cinema d’autore. “Frog Song” è molto meno erotico di “Lunchbox”, come se Imaoka volesse stringersi nel genere “dramma d’autore” piuttosto che “Pinku eiga”, ma inevitabilmente questa volta delude: non fraintendetemi, il film è buono e non lo considero minore a “Lunchbox” solo perché il numero di scene esplicite è piuttosto limitato, ma è minore per la messa in scena meno realista e schizofrenica al contempo. Imaoka punta all’assurdo e continua a stupire: l’ossessione di Akemi per le rane, la battaglia con le baguette, la danza finale che coinvolge tutti i passanti, ma alla gran lunga manca quel senso di profonda poesia che in “Lunchbox” riusciva a distruggere il cuore.

Un film brutto? Nient’affatto, senz’altro però poco riuscito e poco coinvolgente. Ma non preoccupatevi: Shinji Imaoka è comunque un regista da tenere sott’occhio.

Ho letto in internet alcune trame di altri suoi film e sono ora perfettamente consapevole della sua follia (il suo primo film si chiama “Bottled Vulva” e parla di un tizio che letteralmente imbottiglia una vulva umana da venerare e un altro film “Despite All That” sprigiona l’attenzione su un’insegnante di liceo che si veste con la divisa scolastica per sedurre il marito e arriva addirittura a invitare una sua alunna – lesbica- per rendere più grintosa la loro vita sessuale).

Film pazzi e folli, ovviamente, peccato che siano difficili da reperire.