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INTERVISTA COL VAMPIRO regia di Neil Jordan

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elio91     7 / 10  29/03/2015 16:29:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come il romanzo della Rice: originale ma l'originalità non è abbastanza se manca uno strato, un collante che riesca a tenere uniti il tema della solitudine del vampiro alla trama secolare. Soffre di monotonia e pesantezze esistenzialiste in salsa gotica.
Compensa sia la regia di Jordan, la fotografia e soprattutto il personaggio di Claudia interpretato da Kirsten Dunst.
Ottimo anche il finale, irriverente al punto giusto.
Nulla a che vedere con i vampiri degli anni '00, c'è bisogno di specificarlo? Ma anche l'inizio della fine.
hghgg  29/03/2015 16:39:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giustissima l'ultima frase. L'inizio della fine. O meglio direi "l'inizio dello scatafascio" ma non della fine. Lo stesso Jordan ha contribuito a risollevare il genere con l'ottimo "Byzantium" (alla fine i temi sono gli stessi ma trattati molto meglio). Poi c'è stato "Lasciami entrare" vero e proprio salvatore del genere soprattutto visto l'anno di uscita e ora anche "Only Lovers Left Alive" di Jarmusch e ancora "Thirst" di Park e il recentissimo "What We Do in the Shadows"... Insomma, ha terminare il genere ci hanno provato ma non ci sono riusciti pur seminando tanta mèrda... Peccato che questo sia stato tanto influente e "The Addiction" di Ferrara non se lo sia càcato nessuno, avessero preso quello a modello...
elio91  01/04/2015 15:58:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero. Alla fin fine, poi, il genere vampiresco a me non interessa granché. è un fatto che Anne Rice avesse buone idee, uno stile accettabile ma che il suo primo romanzo sia quasi mediocre e Jordan ci ha cavato il massimo che poteva.
Ma perlomeno è scritto in modo goffo ma decente.
hghgg  29/03/2015 16:40:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"HA terminare" ? Ma io sono fuso. A TERMINARE. Sorry.