Ciaby 10 / 10 05/05/2009 17:52:55 » Rispondi Tra le opere nipponiche più interessanti degli ultimi anni spicca, senza alcun dubbio, quest'esplosiva epopea colorata che miscela con estremo talento visivo Arte, animazione, giochi di bambole e fascino retrò-fiabesco, rievocando dolcezza e sottile crudezza. L'andamento del film è fiabesco e dalla fotografia accesa avvolgente.
Gli ambienti irreali abbraciano lo spettatore, ammaliandolo di seducente bellezza.
La regista, dall'incredibile capacità onirica ricalca con ingenuo infantilismo il tema della fecondazione e quello dell'attaccamento agli oggetti, all'amore del materialismo. "Wool 100%" è detto in poche e semplici parole, un capolavoro: un sogno cinematografico dall'armonia eclettica che sembra essere diretto da una bambina schizofrenica con frequenti amnesie, alternando momenti di pathos a momenti di follia inaspettata, avvicinandosi persino a quegli ideali cinematografici di Tsukamoto e Miike, rileggendoli con poesia e femminilità.
Non c'è alcun sentimento adulto, nessuna maturità del cinema qui e per questo "Wool 100%" piace: a quell'aurea di bellezza e ingenuità che solo i bambini possiedono. Dialoghi ridotti all'osso, musica avantgarde simil-jazzy e scene bellissime e magiche (la lana rossa gettata nel fiume) fanno di questa opera un film da vedere asssolutamente.
Bellissimo, vitale, Incantevole. Una fiaba cosmica da distruggere tutte le altre.
è il nuovo cinema femminile del sol levante: estremo quanto quello maschile, eppure delicato e poetico. Stupendo.
Dimenticatevi di Pinocchio, di Cenerentola e di Biancaneve. Arriva Aminoshi, la bambina impazzita che cuce e distrugge lana rossa per ritrovare se stessa.