Goldust 6½ / 10 03/05/2017 12:33:05 » Rispondi Nella su semplicità e perchè no anche nella sua ingenuità di fondo il debutto di Wilder dietro la macchina da presa è ancora oggi godibile, seppur come ovvio parecchio invecchiato. Molto debitore del cinema muto del tempo e di conseguenza delle gag in voga allora, si distingue per un ritmo senza sosta e per un retrogusto amaro ( soprattutto nell'ultima parte ) che confligge un pò con la spensieratezza della prima parte. Il risultato d'insieme, seppur frammentario, non è affatto disdegnabile e per gli amanti del Maestro come me è una piccola perla da recuperare!