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GLI INTRIGHI DEL POTERE regia di Oliver Stone

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Guy Picciotto     8 / 10  25/07/2014 15:45:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film ha qualcosa in più rispetto a films questo genere che tentano in maniera il più delle volte velleitaria un analisi biografica su una persona famosa.
Parliamoci chiaro, Nixon aveva un etica che col senno di poi svettava di gran lunga rispetto ai personaggi che via via gli son succeduti, ma non parlo solo dell'america, parlo di tutto il mondo occidentale.
Nixon forse è stato uno degli ultimi che ha tentato, forte de un educazione tradizionalista modello WASP oggi più che mai in crisi, di arginare l'ascesa totale di quei poteri sovvranazionali che servendosi dei media , della stampa ( che controllano in maniera capillare) e della finanza hanno finito col demolire lo stato come concetto politicamente ed economicamente sovrano , oggi vediamo che è proprio la mancanza di soggetti come Nixon che cercavano di contrapporsi già da allora a quello che una delle contestatrici del flower power nel film appellò come "la bestia selvaggia" che sta minando il futuro di ognuno di noi.
Ora non volendo elevare Nixon allo status di eroe, paladino o santo ( me ne guardo bene) certo è che anche il lato umano di quest'uomo ne esce fortificato dall'analisi di Stone, già molti anni fa mi capitò di sentire per vie clandestine una intercettazione reale di questo ex presidente che mi dava conferma della sua rettitudine morale, Nixon parlava dell'elite sovvranazionale massonica che si riuniva una volta l'anno nel club elitario satanista del Bohemian Groove (già da allora a pieni giri a quanto pare), gli adoratori del gufo gigante non stavano molto simpatici a quanto pare al nostro Nixon che rispondendo ad un loro invito al "party" gli appellava con un suo collaboratore come dei "fottuti froci sadici", io avrei aggiunto assassini visto ciò che usano fare tutt'ora durante i loro riti al Bohemian (sacrifici di bambini, la maggiorparte scomparsi o rapiti..o dove credete che vadano a finire molti di loro? numero peraltro in costante aumento ogni anno).
L'aspetto fondamentale del film secondo me al netto di alcuni passaggi forzati e inficiati da un patriottismo retorico (e pur sempre Oliver Stone ahimè) che ritraeva le sue fasi di vita da adolescente sta nella contrapposizione dell'uomo politico vecchio stile (del resto era il rampollo del generale Eisenhower l'ex presidente, il binomio patria - famiglia era un suo imprimatur) appunto contro la stampa, i giornalisti/giornalai, Nixon più volte disse che stavano acquisendo fin troppo potere in america, e che questo potere avrebbe messo a repentaglio il concetto stesso di stato sovrano. E cavolo se fu profetico.
Oggi nel 2014 si disfano governi come se piovesse usando le mitragliate di una stampa fuori controllo in realtà controllatissima dai burattinai padroni del loggione, oggi basta che una z.o.c.c.o.l.a qualunque se ne esca dicendo di essere stata stuprata dal presidente, ed il presidente democraticamente eletto è messo repentinamente in stato d'accusa, non importa se è una montatura, non importa se non ci son prove, basta l'accusa, così si usa fare nell'odierna democrazia per procura globalizzata.
Raccomando la visione del film soprattutto ai più giovani facilmente manipolabili che nulla sanno della storia incredibile di questo storico presidente degli U.S.A, a scuola vi insegnano che la libertà di stampa è fondamentale in una democrazia, ecco, ai più svegli: questo film potrà farvi riconsiderare tantissime cose.
Uscito nel 1995 è stato per quel che mi riguarda l'ultimo bel film di Stone, dopo questo non ne imbroccherà più nemmeno mezzo.
Buona visione
hghgg  25/07/2014 16:21:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh ma io te lo devo dire, c'hai un nickname che è troppo bello. Fugazi non ci sono cazi.
Guy Picciotto  26/07/2014 16:12:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei uno che spacca bravo