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NO REGRET regia di Lee Song-hee-il

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Ciaby     7 / 10  16/05/2009 14:35:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il difficile tema dell'omosessualità è uno degli argomenti più affrontati dal cinema asiatico: basti pensare allo struggente capolavoro giapponese "Funeral Parade Of Roses", un vero e proprio pilastro del cinema che fu addirittura il punto di ispirazione per Kubrick nella creazione di "Arancia Meccanica".

Ma il cinema orientale omosessuale non finisce qui: l'ormai cult hongkongese "Happy Together" di Wong Kar-Wai (sebbene trovo sia uno dei suoi minori e troppo sopravvalutati) e "Butterfly", sempre da Hong Kong, ma questa volta un'indagine sull'omosessualità femminile.

In Giappone troviamo anche un estremo Takashi Miike, che dopo averci abituato con violenza e donzelle ci propinò un poeticissimo "Big Bang Love": storia d'amore tra due prigioneri omosessuali in una grottesca prigione giallognola.

Ma è la Corea Del Sud il paese che più ci ha abituati al cinema gay: il corto poetico e adolescenziale "Boy Meets Boy", lo spregiudicato "Faceless Things", ma soprattutto "No Regret".

"No Regret" è un film girato splendidamente, fotografato in un'aurea quasi oscura, con una fotografia così curata da colpire a fondo. Stilisticamente il film è un capolavoro di rara bellezza, così ben recitato e girato, come parecchio cinema coreano. Così perfetto nella sua bellezza visiva e formale, così curato e deciso.

é dal lato narrativo che l'opera si fa un po' scomoda: poco coinvolgente e poco lungimirante, avvolta in una cornice stupenda e monocorde. Ecco perchè "No Regret" non è nè un capolavoro nè una c.agata totale, è un ottimo film che non raggiunge apici di preziosità estrema.

Un'opera fin troppo retorica e lenta, dove la vera perla è il finale: violento, diretto e grottesco, come un pugno allo stomaco. Una perla preziosa in due ore di nebbia. Da vedere comunque.
Il regista è da tenere sott'occhio, gli attori pure.