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KING ARTHUR regia di Antoine Fuqua

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Massow10     7 / 10  04/06/2013 15:00:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cerchiamo di non bruciare il film attenendoci semplicemente a tradizioni letterarie che ci sono state tramandate da Mallory e compagnia cantante.
Mallory scrive nel 15 secolo d.C., SCRIVE!!! Non colloca Artù in quella cornice storica. inoltre sappiamo tutti come artù e i suoi cavalieri vivano la loro gloria e le loro gesta in un arco temporale che va dal 5 al 6 secolo d.C, quindi tutto sommato la collocazione storica del film non mi sembra così dinamitarda ed anarchica. Ho letto in una recensione che il film sia ambientato nel 300...no...Lancillotto che fa da narratore racconta come nel 300 dopo Cristo si svolga la battaglia di Sarmatia e a seguito di questa i figli dei cavalieri sarmati incorporati nell'esercito romano e i figli dei loro figli avrebbero dovuto servire per 15 anni la causa dell'esercito romano. Un rapido calcolo ci fa giungere a: 15+15+15= 45....indi più o meno i fatti narrati dovrebbero svolgersi intorno al 345 d.C. solo un paio di secoli prima, ma è ovvio che, come da intenzione del narratore, si debba andare tempo addietro al fine di far combaciare i cavalieri di Artù con i romani causa la presunta discendenza del comandante con l'Impero. Diciamo che questa figura dell'Artù romano/britannico è un po' nuova, anche se in più di un libro si racconta come lo stesso re combatta con un'Armatura a piastre ROMANA.

dilungarsi sarebbe inutile, dopotutto l'analisi del film conta più della realtà storico/letteraria che il nome del re si porta dietro, di conseguenza credo che sia più giusto concentrarsi su valutazioni concrete. A mio giudizio un film positivo, coinvolgente con notevoli spunti ma anche qualche eccezione di troppo, partiamo dai lati positivi:

-Clive Owen dà quel tocco di malinconia e d'introspezione morale interiore che magari un attore più "guerriero" non avrebbe trasmesso al personaggio; giovane ma al tempo stesso navigato, l'esatto contrario di Sean Connery nel primo cavaliere...un Artù con i capelli bianchi non si può vedere!!!
-bella la storia innovativa di una Roma dispotica e tiranna nei confronti anche dei propri cavalieri.
-ottime le scene di combattimento
-costumi ben riusciti, sopratutto per quanto riguarda le armature di Lancillotto e Artù
-lo stesso Lancillotto è un personaggio ben riuscito, cosa che non si può dire degli altri cavalieri che occupano ben poco spazio sullo schermo se si escludono rari casi come quelli di Dagonet e Bors.
-ambientazioni straordinarie e buona l'interpretazione di Marescotti (anche se la caduta romagnola alla "vacanze di natale a cortina" poco c'entra con un vescovo romano).
-la trama e la storia coinvolgono dal primo all'ultimo minuto, un po' troppo lungo tuttavia l'intermezzo del viaggio sui monti innevati prima dello scontro con i sassoni.

Passiamo ora ai punti negativi

-Ginevra appartiene ad una strana razza britannica e combatte (???????) nemmeno fosse un'amazzone.
-Merlino è NEMICO di Artù e padre di Ginevra quando nel mito è il più fido consigliere del re....
-i cavalieri, eccezion fatta per i primi due, sono connotati veramente male:
-Galahad nel mito è uno dei cavalieri più puri e uno dei tre cui viene concesso di cercare il Graal mentre nel film sembra un mezzo codardo che non vede l'ora di congedarsi dalle armi.
-Bors sembra un contadinotto vestito da guerriero che parla di come abbia difficoltà a tenere dritto il pisello....
-Dagonet nel ciclo è un semplice ciambellano di corte, quì addirittura il più valoroso dei 7??? non erano 12???? cavalieri di Artù.
-Galvano (che si chiamerebbe Gawain), noto come il cavaliere più abile e forte, è il più anonimo del gruppo.
-Tristano sembra un mezzo gotico e appare completamente distaccato da tutti i suoi compagni d'armi.
- la tavola rotonda è il consiglio di Camelot, quì sembra un semplice tavolo attorno cui sedersi per mangiare....
-Excalibur, uno dei nodi centrali della leggenda arturiana non ha praticamente risalto....
alessiogala  15/02/2017 10:30:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottima recensione