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(500) GIORNI INSIEME regia di Marc Webb

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LoSpaccone     7½ / 10  07/12/2009 19:36:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli ingredienti potrebbero sembrare quelli soliti delle commedie sentimentali, in realtà quel che fa emergere “500 days of summer” dalla monotonia delle recenti uscite di questo genere è il suo reggersi in bilico tra le tentazioni patetiche dei film adolescenziali e quelle intellettualoidi dei drammoni più impegnati, attingendo al meglio dei rispettivi bagagli simbolici. Dei primi ha sicuramente la leggerezza dei toni e la scelta dei personaggi, i quali, sebbene già avviati alla vita adulta, sembrano possedere ancora quella tenera ingenuità di chi non ha ancora capito chi si è; dei secondi ha l’essenzialità dei contenuti, la capacità di non perdersi in eccessivi fronzoli retorici, sempre in agguato quando s’indaga nella sfera dei comportamenti affettivi. Una scelta che si rispecchia nell’originalità di uno stile narrativo che mescola esplicite e divertenti citazioni cinefile, omaggi al musical, un breve excursus nel racconto parallelo (alla “Sliding doors”), e soprattutto che, attraverso i continui salti nel tempo, fa sua la frammentarietà esistenziale tipica di chi è alle prese con le pene o le gioie d’amore (i giorni che si contano…). Da segnalare anche l’azzeccata colonna sonora (The Smiths, Wolfmother, Simon&Garfunkel, ecc) e una romantica Los Angeles cha fa da sfondo, lontana dai soliti cliché. Un film pieno di carinerie visive, trovate deliziose e che si concede anche qualche leggera ed implicita satira sugli stereotipi dei film di questo tipo.
Gatsu  08/12/2009 14:48:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si guarda alla fine hai ragione su tutto e avrei dato un voto in più anche io se non fosse per i protagonisti che mi hanno fatto caxxre, a voler essere buoni...:-)
LoSpaccone  08/12/2009 16:32:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
in effetti all'inizio pure io sono rimasto spiazzato perchè il contesto faceva un pò a pugni con le facce dei protagonisti, soprattutto con la faccia da lui, eterno ragazzino anche quandò avrà 80 anni. poi però mi sono ricreduto perchè è proprio lo stile sbarazzino del film che mescola aspetti diversi. E' vero che lui dovrebbe essere uno in carriera, quindi serioso, con la cravatta ecc, però poi se pensi che di mestiere fa l'ideatore di messaggi per bigliettini d'auguri ti viene qualche dubbio. Secondo me con un pò di ironia e di esagerazione il film fotografa proprio quella fascia d'età dei 25/30enni che sebbene già nell'età adulta si sentono ancora adolescenti. anche per questo si distacca dai soliti film di questo genere.