A parte che "Io, Robot" non è un romanzo, ma una raccolta dei racconti di Asimov sui robot... ma poi la cosa più bella dei romanzi "robottiani" di Asimov è la serie di contortissimi ragionamenti logici basati sulle tre leggi, fatti per cercare di capire perche' un certo robot, a un certo punto, sembra comportarsi in modo diverso da come gli dicono le Tre Leggi. Di questo, nel film, non c'e' niente.
Un bel film d'azione/fantascienza, ma dopo aver letto il libro, vi accorgerete che poteva essere qualcosa di piu'.
Senza contare che... chissenefrega di vedere i muscolacci di WIll Smith? (Ma che per caso il film l'ha prodotto lui?!?)
valeriap 27/12/2004 13:11:34 » Rispondi allora...punto primo..lascia perdere che a qualcuno frega di vedere quei bei muscolacci... secondo..tutti i libri da cui sono tratti(tratti e non copia incolla!!)i film sono molto molto di piu'..anche il signore degli anelli il libro è tutt'altra cosa rispetto al film..ma è giusto che sia cosi per i film ci sono esigenze diverse che per la stesura di un libro..quindi mi sembra anche banale paragonarli sono 2 cose distinte e separate..solo l'idea è simile ma le idee possono mutare,evolversi, regredire..non credi?
RDaneelOlivaw 11/01/2005 00:04:05 » Rispondi Hai decisamente ragione. D'altra parte se lo dico io, che mi chiamo R.Daneel Olivaw, come il più grande robot mai creato dalla fervida immaginazione di Asimov, puoi contarci. Scontatissima la pseudo storia d'amore tra Smith e la dott.ssa Susan Calvin (che poi io mi immaginavo un pezzo di donnone, tutta seria, modello "origini di Maria De Filippi"), peccato che nei racconti del maestro Isaac non ci sia niente del genere... a parte una infatuazione della Calvin in "Bugiardo!", tratto appunto da "Io, Robot". Cmq, se un film, pur così profano e irriguardoso verso Asimov, ci permette di attingere l'immaginazione prima e dopo averne letto i libri, ben venga... anzi, io aspetto qualche sequel...