El_Baro 7½ / 10 11/03/2010 16:50:00 » Rispondi Geniale incursione horror di Park, che dimostra come la vera creatività non sia vincolata a un genere specifico, anche se evidentemente non può che portare a caratterizzazioni fuori dai canoni dei vari generi. I vampiri di Thirst sono carnali e viziosi, sembrano davvero rappresentare ciò che a livello inconscio e simbolico è la primordialità del desiderio inconsulto di cibarsi di vita allo stato grezzo. Park ne è perfettamente consapevole, e accentua il tutto con la carta dell'eresia permanente. Peccato solo per l'inizio, secondo me un po' frettoloso, e per alcuni momenti altalenanti intorno alla metà. Il finale, in compenso, è strepitoso.