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EROS regia di Wong Kar-Wai, Steven Soderbergh, Michelangelo Antonioni

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Beefheart     4½ / 10  18/02/2007 13:27:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dei tre cortometraggi di cui è composto, solo quello di Kar Wai (per il quale non stravedo) risulta accettabile, se non addirittura meritevole di essere sviluppato in maniera più ampia. In effetti, dei "tre maestri del cinema", risulta l'unico in grado di raffigurare davvero l'eros secondo un punto di vista inevitabilmente originale; l'unico dei tre a non avere clamorosamente fallito la missione.
"La mano", così si intitola il suo mini-film, vivendo di atmosfere drammatiche ed estreme che lo scandiscono e caratterizzano, riesce a fare breccia nell'attenzione dello spettatore che non può rimanere indifferente. Azzeccato in fatto di montaggio, sceneggiatura, fotografia e recitazione.
Altrettanto non si può dire degli altri due episodi "Il filo pericoloso delle cose" ed "Equilibrium", firmati rispettivamente Antonioni e Soderbergh, insignificanti, inconcludenti, noiosi; autocelebrativo e pessimamente interpretato il primo ed impalpabile il secondo, del quale si salva solo la raffinata fotografia in bianco e nero. In questo caso però la struttura stessa del film giunge in nostro soccorso permettendoci di ignorarne i due terzi senza comprometterne la parte migliore.
Nel complesso, comunque, perdibile.