Goldust 8 / 10 10/09/2015 10:21:28 » Rispondi Difficile trovare nella cinematografia italiana un debutto tanto clamoroso, com'è difficile rimanere indifferenti alla forza emotiva - spesso sgradevole - sprigionata dal film di Bellocchio. Un ritratto di borghesia di provincia anni '60 molto dissacrante, in cui la famiglia tradizionale si disgregava dall'interno sotto una sorta di "fuoco amico", dentro la quale s'innestava a sua volta la storia di Sandro, giovane epilettico con manie suicide, la cui fine - terribile e poetica insieme - colpisce ancora oggi a distanza di cinquant'anni. Se il suo personaggio è però così riuscito il merito va per buona parte all'interpretazione tormentata e allucinata che ha saputo conferirgli Lou Cassel, che con la sua faccia da bravo ragazzo ha il physique du role adatto per fare lo psicopatico. Una tra le più influenti pellicole del nostro Cinema, da vedere almeno una volta.