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AGORA' regia di Alejandro Amenabar

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Invia una mail all'autore del commento L.P.     9 / 10  08/05/2010 10:45:55 » Rispondi
La storia è piena di santi lapidatori e vittime dimenticate. Per fortuna ogni tanto il cinema riesce a rportare a galla alcune di queste figure volutamente lasciate nell' ombra.
Ad Amenabar non interessa moltissimo la vericidità scientifica e filosofica delle scoperte di Ipazia. Ed è abbastanza ovvio che la parte dedicata alla sua ricerca sia trattata in maniera un tantino superficiale. Anche se il momento in cui Ipazia traccia la traiettoria della terra sulla sabbia è davvero una scena emozionante, per merito della Weisz e della passione che ci mette a interpretare il ruolo di una martire della conoscenza e della tolleranza religiosa.
Agorà è un film estremamente coerente dal punto di vista ideologico, oserei dire "granitico", e forse per questo motivo può risultare retorico o didascalico. Ma non importa, perchè un atto d'accusa così forte al fanatismo e un inno così appassionato alla libertà di pensiero fa sempre bene.
L' interpretazione della Weisz è intensa , la ricostruzione di Alessandria, per una volta, utilizza la CG in modo perfetto e Amenabar gira da padreterno.
E' come se il regista spagnolo avesse voluto raccontarci un ultimo sussulto della dignità del pensiero umano prima che il mondo piombasse nell' oscurità, gettando un ponte tra noi e una cultura dimenticata.
E' un film che rivedrò fino alla nausea.