platypus 5½ / 10 05/02/2020 21:30:58 » Rispondi C'é chi si scervella domandandosi da dove parta il tutto, c'é chi ribatte come non abbia senso porsi la questione, in quanto questa storia si autodetermina con la fusione temporale di passato e futuro in un tutt'uno. Il film non è male, il punto è che il comportamento aberrante di Héctor avrebbe senso solo con lo scopo di porre rimedio a un determinato antefatto. Quello che mi ha colpito invece fin da subito, per la sua assurdità e totale mancanza di plausibilità, è stato invece il suo comportamento fin dall'inizio del film, prima ancora del primo viaggio temporale. Passino gli inevitabili paradossi dei viaggi nel tempo, però doverli sommare alla presenza di una MENTE DISTURBATA come quella di Héctor, significa veramente eccedere in un'esagerazione superflua laddove non ce n'era francamente bisogno. Quello che si chiedeva al film, prima che venisse effettuato il primo viaggio nel tempo, era una certa normalità e verosimiglianza, a maggior ragione anche per poter accrescere il contrasto con l'eccezionalità degli eventi successivi.
Héctor trova la ragazza svenuta nel bosco, le si avvicina e, invece di premurarsi di farla riprendere chiedendole 'signorina, le é successo qualcosa? si sente bene? posso aiutarla?', cosa fa? Le tira i legnetti????... Ma cos'è, un bambino dell'asilo??!!
Poi cercando aiuto entra in una proprietà privata, arriva ad una villa, potrebbe insistere a chiamare l'attenzione del proprietario; fosse poi seriamente intenzionato ad entrare comunque, dovrebbe eventualmente quantomeno fare il giro dell'edificio per sincerarsi se ci siano porte aperte (l'inseguitore non ce l'ha attaccato addosso), e invece cosa fa? si arroga il diritto di spaccare la vetrata ed irrompere all'interno, come se tutto gli fosse dovuto Ma chi c* sei?!