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IL NASTRO BIANCO regia di Michael Haneke

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ferro84     8½ / 10  08/01/2010 10:50:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Nastro bianco è un film che rasenta la totale perfezione, si può non condividere il messaggio di fondo, nello stesso tempo non si può non riconoscere ad Haneke di essere riuscito a creare un difficile affresco sociale, con grande maestria cinematografica.

Il film è un quadro inquietante di Lynchiana memoria, di un villaggio della Germania protestante, dove il male si cela ovunque nelle sue forme più spietate.
Haneke non si limita a creare un quadro ma introduce elementi misteriosi e inquietanti che tengono lo spettatore letteralmente incollato allo schermo, lasciando a questi la risoluzione del giallo.
Personalmente penso che dia la risposta in modo abbastanza esplicito.

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La dimostrazione che anche quando si toccano grandi temi è possibile non rinunciare al pathos narrativo.

Sul contenuto penso che si debba prendere Il nastro bianco come la dimostrazione di come il male si sappia celare ovunque anche in piccole comunità.

Haneke aggiunge un elemento che io personalmente non condivido, ci dice che gli eventi di quel villaggio ("dei dannati"? Forse riprende il discorso introdotto da un regista tedesco Wolf Rilla, e poi ripreso da Carpenter? Probabilmente c'è una citazione molto attenta, solo che nel "Il villaggio dei dannati" il male veniva dallo spazio qui siamo noi) ci aiutano a capire come mai si svilupperà il nazismo.

Fatico a pensare che quella società presentata da Haneke sia solo tedesca, non penso che in altri paesi europei e non, si vivesse in modo diverso.
Quindi la grande domanda del "perchè il nazismo nasce proprio in Germania?" resta ancora senza risposta.
VincentVega1  08/01/2010 11:38:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao ferro, scusami ma non ho capito: e se lo faceva nella russia comunista o nell'italia fascista o nell'africa dittatoriale ti saresti posto la stessa domanda. giusto?

è solo uno sfondo, tutto qui, non credo volesse aprire gli occhi sulle cause del nazismo, magari è solo un pretesto per dimostrare come l'infanzia di un uomo sia decisiva nell'evoluzione dell'uomo stesso (un po' come fece con "cachè").

ferro84  08/01/2010 12:01:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ieri maremare postò una sua intervista dove chiaramente diceva di voler far luce sulle cause del nazismo.
Ora il nazismo è stata una dittatura "sui generis" e diciamo che i totalitarismi di inizio 900 nascono per una serie di ragioni storiche più che, o solo, sociologiche.

Infatti io sono più propenso verso una lettura metafisica, alla "Twin Peaks" o tipo "il villaggio dei dannati".
A Twin Peaks c'era il demone Bob, ne "il villaggio dei dannati" il male veniva dallo spazio, Haneke invece parla di qualcosa che cova dentro, di molto più concreto e reale.

Però la relazione con il nazismo in particolare, mi sembra difficilmente dimostrabile.

Penso che il villaggio tedesco sarebbe potuto essere un paese della Sicilia o del nord Italia, non ci sarebbe stata differenza.
Non penso che l'autorità del pastore sarebbe stata diversa da quella del prete, nè che quel villaggio avesse caratteristiche peculiari che magari non c'erano in Francia o in Inghilterra.

Allora perchè proprio il nazismo nasce in Germania? Alla fine concordo con te che il tutto è solo uno sfondo ma il regista non ha detto questo e allora mi sono posto la domanda.

VincentVega1  08/01/2010 12:40:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma io ho letto di interviste dove lui parla del suo film come collocabile in qualsiasi società dove poi nascerà più esplicitamente il male.

mi linki mica l'intervista postata da mare che non la trovo?

comunque sono d'accordo con il tuo discorso, l'unico diverbio risiede solamente nel pensiero di haneke visto che abbiamo letto cose differenti.
ferro84  08/01/2010 14:39:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'intervista di maremare sta anche, parte, nel commento alla recensione.
Lui dice di voler far luce su tutti i totalitarismi, però specifica che proprio quei bambini del film faranno parte della società Hitleriana.

Il punto è che uno dei grandi misteri storici sia di come mai una dittatura tanto forte abbia trovato un terreno così fertile nella società tedesca.
Il fascismo ad esempio ebbe l'opposizione oltre di quella partigiana anche, va detto, di quella cattolica (sebbene non della Chiesa).

Quel mistero resta, intendo questo.

Una domanda: concordi con il fatto che i figli del pastore sono gli artefici di tutto?

VincentVega1  08/01/2010 18:52:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sicuramente, è quello che ho sempre pensato e mi piace pensare, anche se non ha una grande importanza
Pasionaria  10/01/2010 13:33:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Ferro,
il tuo quesito è interessante e sicuramente, come dici, la situazione sociale e psicologica degli abitanti del villaggio non è sufficiente a spiegare la nascita della mentalità nazista. Sono d'accordo con te nell'affermare che il regista ha universalizzato il male insito nell'uomo, per questo il film colpisce tanto, perchè ognuno di noi si è sentito carnefice e vittima, perchè il disincanto di Haneke investe tutte le società così dette civili, soprattutto quelle di oggi( come ha detto bene Mare nella sua recensione).
Allora perchè proprio la società tedesca? Le risposte ci sono, basta leggere qualche saggio sull'origine del nazismo. Haneke, a mio parere, ambientando la vicenda alla vigilia del Primo conflitto mondiale, ci ha voluto suggerire una delle risposte.