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BRISBY E IL SEGRETO DI NIMH regia di Don Bluth

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Peanuts02     9 / 10  26/11/2017 16:33:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio, quale immenso capolavoro del cinema d'animazione di nicchia occidentale.
Nei primi anni 80, il genio Don Bluth decide di iniziare la sua carriera con i lungometraggi tramite un film che nessuno si aspettava, e che forse, purtroppo, nessuno era pronto a recepire.
La trama:
Una topina vedova di nome Brisby, madre di quattro figli, deve urgentemente traslocare perché il proprietario del campo dove vive ha intenzione di iniziare l'aratura. Tuttavia il figlio Timmy è gravemente malato e sa che portandolo all'esterno lo condannerebbe a morire lo stesso. Pertanto decide di rivolgersi alle creature più misteriose del campo, che la porteranno a scoprire l'avanzata società dei ratti del NIMH, creature geneticamente modificate dotate di un'intelligenza incredibile e di particolari poteri. Tra queste c'è chi ha intenzione di lasciare il campo, altre sono contrarie.
Tramite il capo dei ratti del NIMH Nicodemus Bribsy viene a sapere delle origini di suo marito in una corsa contro il tempo per salvare sé stessa e la sua famiglia.

La trama contiene così tante chiavi di lettura che è impossibile parlarne in poche righe.
Tecnicamente parlando, il film è straordinario. Mentre la Disney vessava nel suo cosiddetto "medioevo" in film dalla grafica abbozzata, Don Bluth ritorna allo stile e all'animazione piena degli albori tramite un reparto tecnico curatissimo e degli sfondi perfettamente strutturati. La fotografia è volutamente cupa e claustrofobica perché ciò si conforma allo spirito del film. In Brisby la natura è madre ma anche matrigna, ti dà casa e vita ma se vuole può toglierti tutto in un baleno e ciò che puoi fare è soltanto trovare un modo per dimostrare a te stesso e alla natura di avere un posto nel mondo e quindi di meritare di vivere. I ratti del NIMH sono stati privati della loro natura originale, hanno letteralmente morso il frutto dell'albero della conoscenza che dà loro una sapienza forse troppo grande per dei topi, pertanto sanno che prima o poi devono andarsene per comprendere meglio sé stessi. Laddove c'è il sapere, però, c'è anche la brama di potere vera nemica del futuro, e per poter riuscire a tirare avanti bisogna soltanto trovare un punto di incontro che vada ad unire sapienza, evoluzione ma soprattutto ricerca dell'ignoto.
Il finale del film è a suo modo lieto, ma in nessun frame del film si respira un'aria spensierata perché il pericolo è costantemente dietro l'angolo, il più forte vince sul più debole, e talvolta il più debole è sfruttato dal più forte per fini scellerati.
Momenti di riflessione a dir poco sublimi si alternano a momenti di climax in cui la regia di Bluth non risparmia il crudo, il sangue e la violenza, caratteristiche che la Disney preferiva sempre omettere ed includere solo se necessario.

Inutile dire che un film tanto innovativo, pieno di passione e all'avanguardia ha fatto floppato al botteghino, e ha ricevuto critiche contrastanti in quanto pellicola cupa e "strana" per il suo genere.
Ciononostante, Brisby e il segreto di NIMH resta un opera d'arte di rara bellezza e suggestione, che va vista e rivista per scoprirne nuovi messaggi e significati.
Peanuts02  26/11/2017 16:37:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
piccolo appunto che ho dimenticato di includere al commento: ma quelli che hanno scritto la trama del film qui sopra hanno mai visto il lungometraggio? No, perché non credo che Brisby sia una regina di un regno, non so voi!
adrmb  26/11/2017 17:47:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo film, quando Bluth era davvero ispirato e tirava fuori gioiellini. Ottimo film dall'inizio alla fine, l'unica pecca è la risoluzione finale col medaglione magico che ho sempre trovato stridere un po' col resto..
Peanuts02  28/11/2017 19:43:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e in effetti il film risente di un pochino di discontinuità stilistica dovuta all'ancora immatura esperienza di Bluth. Ma in effetti questa discontinuità è solo un'arma a doppio taglio, perché in certe scene l'alternanza scene fantasy-scene dark è perfettamente funzionale : )