Bathory 8½ / 10 24/06/2009 01:29:50 » Rispondi Un film magico. Kaurismaki dimentica completamente lo humor nero del precedente Calamari Union e ci regala un film semplice, ma estremamente toccante e malinconico, dove le gelide e nuvolose atmosfere scandinave fanno da scenario alle varie (dis)avventure dello sfortunato Taisto.
Se in Ho affittato un killer o Calamari Union era sempre percepibile un aura ironica o quanto meno grottesca, con Ariel, il regista finlandese raggiunge un realismo e una serietà mai viste prima, descrivendo il destino di Taisto, un uomo come tanti in cui tutti noi potremmo immedesimarci. Kaurismaki è il regista del fallimento e della solitudine umana, uno dei pochi che con leggerezza, un pizzico di ironia e tanta malinconia riesce a descrivere ed analizzare la triste situazione (prendendo anche spunto da esperienze personali) dell'uomo di fine millennio..
Bathory 06/11/2009 17:21:44 » Rispondi un'aura senza apostrofo...si vede che era l'una di notte...chiedo venia..