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BAARIA - LA PORTA DEL VENTO regia di Giuseppe Tornatore

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Invia una mail all'autore del commento Enzo001     3½ / 10  27/11/2009 20:33:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovvero, l'arte del NON cinema.

L'intreccio si presenta articolato tramite due espedienti narrativi. L'uno decisamente abusato al cinema come in letteratura, ovvero quello di raccontare una storia impossibile di cui però resta al protagonista una testimonianza concreta; l'altro più originale ma francamente poco interessante, la corsa come metafora del tempo che passa e torna indietro.
Appare chiaro come l'intenzione sia quella di produrre un colossal alla "C'era una volta in America", con tanto di accurata presentazione del contesto storico-politico, due-tre personaggi principali da riprendere nelle fasi clou della loro vita, un universo corale atto ad animare il suddesto contesto al fine di renderlo attraente e vagamente nostalgico. Appetibile, insomma, a quanta più gente possibile.
Se "Nuovo Cinema Paradiso" si presentava come un elegiaco omaggio al cinema e a tutto ciò che universalmente rappresenta, "Baaria" ne eredita le intenzioni, o per meglio dire 'le pretese', dimenticandosi del resto.
Pura forma senza contenuto, significante senza alcun significato. Tornatore perde di vista il modo stesso di fare cinema, preoccupandosi più del trucco dei protagonisti (tutti belli, puliti e che ovviamente si vogliono un gran bbene) che delle loro anime.
2 ore e mezza di pretese autoriali, strizzatine d'occhio a nuovo cinema paradiso, siparietti comici presi da zelig, paronamiche-che-nostalgia!, addii-niente-sarà-più-come-prima e via cazzeggiando.
RIP
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  01/12/2009 20:55:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo amaramente.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  01/12/2009 23:24:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
visto ad un cineforum organizzato in zona praticamente gratis, per fortuna.
Ne parlavamo proprio oggi fra amici sulla necessità di boicottare film così palesemente falsi, già dalla pubblicità.
la cosa che più ho trovato squallida è stato il continuo insistere più o meno velatamente sulla falsariga di nuovocinema in maniera meccanica (c'è pure la demolizione del vecchio cinematografo fra le lacrime dei presenti...).
il che mi fa dubitare su tornatore in generale, senza fare processi alle intenzioni, credo poco che il suo sia un sincero 'album dei ricordi'.
devo ancora vedere la sconosciuta, a 'sto punto m'è passata la voglia.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  02/12/2009 09:03:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, La sconosciuta è un buon film, molto più semplice e senza pretese. Guardalo, ne rimarrai soddisfatto: Tornatore quando non è in pompa magna è bravo.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  02/12/2009 17:31:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo vedrò al più presto, allora.
me ne mancano pochi suoi, valutare la sua filmografia è una cosa spiazzante.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  02/12/2009 17:32:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì perché passa da capolavori pazzeschi (tipo una pura formalità) a cacate paurose (tipo questo o Malena). Rimane un cineasta di gran classe, ma solo quando non ha troppi soldi tra le mani.