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BAARIA - LA PORTA DEL VENTO regia di Giuseppe Tornatore

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fidelio.78     6½ / 10  07/12/2009 12:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo film di Tornatore, un colossal fatto nel momento in cui l'Italia cinematografica è in crisi finanziaria, fa riflettere per moltissimi aspetti.
Se lo guardiamo da un punto di vista strettamente filmico, la pellicola è un opera riuscita a metà. Trasmette momenti molto belli, ma alla fine resta poco, Stupende le immagini, ma forse anche quelle "senza anima", con la fotografia troppo da cartolina e poco da film drammatico.
La volontà esasperata di richiamare Leone nei dolly e nei carrelli, la musica di Morricone spesso più ingombrante e retorica che utile e anche una caratterizzazione dei personaggi che risulta blanda in due ore e trenta di film, sono difetti troppo evidenti.
Per non parlare di come vengono impostati i salti d'epoca che insistono, senza mai toccare lo stesso livello di liricità, a ricalcare il momento di C'era una volta in America, quando De Niro torna a NY.
Il voler fare quasi un "900" non riesce a pieno. Manca la mano politica del miglior Bertolucci, mancano i personaggi e anche gli attori (nonostante la buona prova di F. Scianna, che comunque ha dato anche prove migliori del suo talento). La Madè non mi ha convinto molto. Il suo personaggio è rilegato ad una inutile macchietta della donna siciliana che cuce e bada ai figli, ma anche lei non fa molto per evitare di ricalcare la Loren in modi ed espressioni del viso.
Non ho apprezzanto neanche la autoreferenzialità di molti passaggi e alcuni momenti in cui Tornatore cerca di fare il Crialese cercando di raccontare una Sicilia magica e onirica. Risultano ridicoli e non poetici.
Di contro vi sono alcuni squarci nel film in cui Tornatore coglie nel segno, in cui veramente la poesia visiva è trascinante.
Inoltre il film, nonostante la durata, scorre molto bene e non annoia.

Se guadiamo l'aspetto produttivo del film, allora qui siamo alla delusione totale. E' un film in cui tutti hanno voluto esserci. Ritroviamo personaggi televisivi e del mondo del cinema italiano in tanti cammeo, tra cui assolutamente inutile quello della Bellucci (che appare 20 secondi tanto per dire "io c'ero"). Purtroppo questo film delude le attese, quindi difficilmente tutti questi personaggi potranno dire "io c'ero" come invece possono fare altri caratteristi italiani che hanno lavorato nei colossal di Leone.
Ecco su questo farei un'ultima riflessione: ma perché Leone e Bertolucci avevano cast internazionali, mentre noi ci dobbiamo sciroppare Leo Gullotta e altri attori di secondo ordine?

Per concludere è un film bello, ma senza anima. Che risulta freddo nonostante i suoi sforzi per apparir poetico/epico. Che apre mille temi, ma che non ne conclude degnamente neanche uno.