goat 8 / 10 03/06/2009 18:40:36 » Rispondi all'inizio, appena finita la visione, non mi aveva pienamente convinto, ma ripensandoci con calma ho messo meglio a fuoco la bontà di questo ottimo thriller tedesco. perchè nonostante ad una prima impressione sembri fin troppo debitore degli sk-thriller che più hanno segnato il recente passato, ovvero il silenzio degli innocenti e se7en, questo lavoro di alvart se ne discosta anche notevolmente. infati l'assassino, e qui devo fare un piccolo spoilerino, viene sbattuto in galera dopo 5 minuti di film. quindi non assistiamo ad una snervante caccia lunga due affinchè venga arrestato, ma ad un sottile gioco psicologico che si snoda per il resto della pellicola, che offre interessanti approfondimenti sugli stimoli che portano alla follia e sulla labilità del confine fra bene e male, metaforicamente rappresentato dal conflitto interiore fra il fervente cattolicesimo del nostro poliziotto e il suo oscuro lato più bramoso e carnale. diversi i twist che mantengono interessante la visione per tutta la durata, anche se in alcuni frangenti il regista sembra un po' troppo innamorato della sua narrazione ultradettagliata. stilisticamente il film è uno spettacolo: grande cura di ogni inquadratura, fotografia curatissima nelle alternanze presente/passato, bravi gli attori. il finale, che molti dipingono come stupendo, a me non ha fatto vibrare particolarmente, mentre l'incipit STRE-PI-TO-SO.
goat 03/06/2009 18:42:39 » Rispondi "quindi non assistiamo ad una snervante caccia lunga due..." ore, mi son dimenticato ore.