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UNHOLY WOMEN regia di Keita Amemiya, Takuji Suzuki, Keisuke Toyoshima

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Ciaby     8 / 10  01/07/2009 19:06:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tre episodi dell'orrore nipponico con un tema che è un fulcro: "la donna". Tema che può dividersi in "vittima" (la donna angelica del primo episodio) e "carnefice" (il mostro del primo episodio, la sensuale entità del secondo e la madre del terzo), per mostrare storie dell'orrore mai così originali e riuscite (senza contare il terzo episodio, troppo manierista per poter essere reale).

"Rattle Rattle" è una vera e propria antitesi della normalità.
All'inizio pare l'ennesima ghost story asiatica con donna capelluta (questa volta armata di coltello) e rosso abito svolazzante, ma alla fine si rivela, grazie ad una insospettabile quanto delirante confessione, un pezzo di pura anormalità.
La rivelazione finale distrugge completamente il castello di carte costruito con una narrazione tipica dell'horror asiatico (ragazza vittimizzata da un fantasma che cerca di sfuggire alla morte scoprendo la verità e ponendo fine alla maledizione), scoprendo che non c'è alcuna maledizione che la opprime e per questo il terrore non ha fine. Rivelazione che fa cascare le braccia, ma che al contempo si rivela uno dei miglior modi per porre fine ad un racconto che fino a qualche momento prima si proponeva manierista. (9)

"Steel" è un capolavoro, detto con franchezza. Storia di un giovane operaio che, per accontentare il capo porta in giro la figlia di questo, una sensuale ragazza con un corpo mozzafiato, ma con la parte superiore nascosta da un sacco di patate. La storia è un continuo altalenare tra realismo e grottesco e sorprende perchè non si è mai visto mai nulla di così crudo senza essere esplicito. Il corto si rivela il migliore del lotto, oltre che una vera e propria sorpresina. Bellissimo e con un finale intuibile, ma comunque geniale (10)

"The Inheritance", prodotto da Shimizu (Ju-On, Marebito) è il peggiore e rovina, in parte, l'originalità e la bellezza dei due corti precedenti. Ennesima maledizione di famiglia che colpisce i più deboli, ennesimi pavimenti scricchiolanti, oscurità permanente e fantasmi. Una storia deludente sotto molti aspetti, ma comunque piacevole e scorrevole (6)

"Unholy Women" è inaspettatamente un ottimo prodotto, che consiglierei a chiunque voglia avvicinarsi al cinema horror asiatico.