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THE NEIGHBOUR NO.13 regia di Inoue Yasuo

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  05/03/2012 13:19:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perseguitato durante l'infanzia da alcuni compagni di classe Juzo vive nel ricordo dei soprusi subiti.Anni dopo si troverà come vicino di casa e caposquadra nel cantiere in cui lavora proprio il prepotente Akira,il più crudele dei suoi aguzzini.Ciò provocherà la crescita e il furioso palesarsi di dell'alter ego chiamato 13,un essere violento e senza cuore totalmente contrastante con il mite e cordiale Juzo.
Insolito revenge movie imperniato sul tema della doppia personalità in cui la disuguaglianza è presentata sia in termini caratteriali che fisici.Shido Nakamura riesce ad intimorire grazie ad un imponente presenza,lo agevolano non poco il volto sfigurato e il rancore con cui alimenta una terribile ferocia.
Di certo il tema è già stato affrontato in varie salse,il giovane regista Inoue Yasuo riesce ugualmente a interessare optando per uno svolgimento dai tempi flemmatici in barba alle più comuni regole del thriller.Contenuto anche il numero di dialoghi diretti ed essenziali,degno di nota l'utilizzo di una fotografia non comune dalle tonalità spesso accese.
La voglia di offrire qualcosa di particolare che lasci il segno è quindi palese, forse fin troppo rimarcata in un epilogo veramente cattivo.I tempi rallentando sempre di più tengono sulla corda in modo impressionante,anche se in alcuni frangenti si rischia davvero l'esasperazione a causa di sequenze dilatatissime.Gli ultimi minuti rimescolano le carte in tavola uscendo troppo fuori dal quadro generale in maniera criticabile, in quello che sembra essere più un vezzo narrativo che una reale necessità.
Lettura onirica o opzione alternativa poco importa,personalmente l'ho trovato come un surplus fastidioso.Come non proprio persuasiva,oltre che un po' gratuita,appare la rabbia che "13" scarica addosso a chiunque gli capiti a tiro.
Apprezzabili sia l'inserto animato in cui Juzo rivella a Seki il suo segreto e quello inconscio della catapecchia con pareti rosse di Lynchana memoria.
Buon film in cui la ricerca dell'effetto a volte stizzisce un poco,ai più attenti non sfuggirà il cameo del grande Takashi Miike.